Quindici minuti, questo è il tempo che ha avuto a disposizione Tommaso Milanese per esordire tra i professionisti con la maglia della Roma, in Europa League, contro il Cluj. Al 74° minuto, Fonseca decide di mandarlo in campo al posto di Cristante; un quarto d’ora più tardi, il giovane classe 2002 serve l’assist per il 5-0 di Pedro, con tanto di abbraccio tra i due.
Una vera e propria “iniziazione” per Tommaso Milanese, che quattro anni fa ha lasciato la sua Puglia per iniziare l’avventura nella capitale. Dal piccolo paese di Martignano, in provincia di Lecce, con poco meno di 2.000 abitanti, alla grande metropoli di Roma. Il grande salto arrivato dopo un percorso nel settore giovanile breve, ma intenso, tanto da attirare a sé l’attenzione di tante società.
Il primo trionfo è legato al suo nome completo. Il secondo nome di Tommaso, infatti, è Pantaleo, come Pantaleo Corvino. Due strade che si sono incrociate diversi anni fa, con Milanese che faceva parte del gruppo della Corvino Soccer Academy che, nella stagione 2014-2015, vinse il titolo di giovanissimi regionali pugliesi. Poi il passaggio in un’altra società gestita da una persona che ha vissuto il campo da gioco, Fabrizio Miccoli.
“L’ho conosciuto nel 2015, venne con suo padre e lo presi subito - racconta Miccoli a Gianlucadimarzio.com - Vidi in lui delle qualità importanti”. Merito anche del lavoro di scouting di Enrico Diamante, ex responsabile del settore giovanile del Lecce, oggi al fianco di Miccoli nella sua scuola calcio a San Donato di Lecce.
Sono bastati pochi mesi di lavoro a Milanese prima che Miccoli facesse una telefonata a Bruno Conti, all’epoca responsabile del settore giovanile della Roma: “Lo chiamai e gli segnalai il ragazzo - racconta l’ex attaccante - Venne giù a Lecce, lo vide e da lì è nato tutto. È stato amore a prima vista, si vedevano subito le qualità del ragazzo. Aveva un altro passo, delle qualità tecniche importanti”. Mezzala o trequartista, Milanese rende allo stesso modo.
Conti si convince, tanto che la Roma lo porta prima a fare un torneo con la propria formazione. Di tempo, però, ce n’è poco visto che su Milanese avevano messo gli occhi, soprattutto, Genoa e Napoli. Ma c’è una parola da rispettare, quella con la Roma, visto che la scuola calcio di Miccoli è un Academy Roma.
“La Roma ha la priorità su tutti i miei ragazzi - spiega Miccoli - Prima li vedono loro, poi possono andare in altre squadre. Tra Tommaso e i giallorossi, però, c’è stato subito feeling”. A 14 anni, quindi, lascia la Puglia per volare nella capitale, ultimo regalo di Bruno Conti prima di lasciare il ruolo di responsabile del settore giovanile giallorosso.
Una scalata costante, con Milanese che gioca la migliore stagione nel campionato 2018-2019: Under 17, 12 gol messi a segno in venti partite e mattatore della formazione giallorossa arrivata in finale scudetto, persa con l’Inter. Poi l’Under 18 e, infine, la Primavera sotto la guida di Alberto De Rossi. L’exploit in questa stagione, con i gol nelle ultime due partite di campionato con Lazio e Juventus.
Le sue prestazioni non sono passate inosservate a Fonseca che prima lo convoca contro il CSKA Sofia e, sette giorni dopo, lo fa esordire. “L’emozione è stata tanta quando è sceso in campo - racconta Miccoli - Ho sentito il papà ieri sera, a breve chiamerò anche Tommaso”. Ed il Romario del Salento sa già quali parole spendere nei suoi confronti: “Gli dirò che è solo l’inizio, bisogna continuare più forte di prima. Lui, però, ha la testa sulle spalle, è un ragazzo intelligente e sveglio, sono sicuro che continuerà a lavorare così”.
Una mentalità che Milanese ha già mostrato, con un pizzico di emozione, nella sua prima intervista: "Non ho parole per descrivere l’emozione, è stato bellissimo - ha dichiarato a Roma Tv -. All’inizio non ci credevo, poi mi sono accorto che era tutto vero. continuerò ad allenarmi come ho sempre fatto aspettando un’altra occasione". Con il sogno di vivere altre notti come quella di ieri.