Il “path A” dei playoff delle Qualificazioni ai mondiali Qatar 2022 comprende solo tre squadre: considerata l’esclusione d’ufficio della Russia, confermata dal TAS, restano in gioco Polonia (direttamente qualificata alla finale), Svezia e Repubblica Ceca. Proprio queste ultime due squadre si sfidano alla Friends Arena di Solna domani, giovedì 26 marzo, nella semifinale.
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La partita sembra tra quelle dall’esito più incerto in questi playoff. Svezia e Repubblica Ceca sono due squadre che vivono una fase storica di particolare brillantezza: entrambe hanno superato la fase a gironi degli ultimi Europei, la Repubblica Ceca ha persino raggiunto i quarti di finale, dove è stata eliminata per mano della Danimarca. Lo stesso eccellente risultato era stato raggiunto dagli svedesi all’ultimo Mondiale, nel 2018, dove l’eliminazione era arrivata contro l’Inghilterra.
Senza Ibra, la stella è Kulusevski
Gli scandinàvi, però, hanno buttato via una qualificazione diretta al Qatar che sembrava ormai acquisita: la sconfitta in Georgia e quella contro la Spagna, nelle ultime due giornate del girone, ha consegnato il pass a Morata e compagni. Contro la Repubblica Ceca mancherà poi Zlatan Ibrahimovic, che da qualche mese ha recuperato il feeling col ct Janne Anderson, dopo l’esclusione dal Mondiale russo del 2018. Uno dei motivi del dissidio fra i due era stata la posizione di Dejan Kulusevski: quando il classe 2000 era al Parma, era spesso ignorato, escluso dalle convocazioni o dalla formazione titolare, e il giocatore del Milan criticò pesantemente le scelte tecniche di Anderson.
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Oggi, in assenza di Ibra, è proprio Kulusevski la stella della sua nazionale: dopo l’addio alla Juventus e l’approdo al Tottenham, l’esterno destro si è rivitalizzato, mettendo insieme due gol e quattro assist in 11 presenze complessive. Kulusevski dovrebbe agire da seconda punta al fianco di Alexander Isak, attaccante della Real Sociedad; i due sono supportati dalla guida tecnica della squadra, Emil Forsberg, con cui compongono un terzetto che immette qualità in una squadra che come obiettivo principale ha “disfare” il gioco altrui, in forza di una fase difensiva impeccabile. Ne sa qualcosa l’Italia, eliminata dalla Svezia negli ultimi playoff mondiali, nel 2017.
La Repubblica Ceca fra Barak e Hlozek
La Repubblica Ceca del ct Jaroslav Silhavy si è classificata al terzo posto del girone E che comprendeva Belgio e Galles. È ai playoff perché ha usufruito della grande novità regolamentare di queste qualificazioni: oltre alle dieci seconde dei gironi, hanno ottenuto l’accesso alla seconda fase anche le due squadre meglio piazzate in Nations League fra quelle giunte dal terzo posto in giù nei gironi. Una delle due è l’Austria, l’altra proprio la Repubblica Ceca. La nazionale di Praga manca dai campionati del mondo da ben 16 anni, da quel 2006 in cui sul suo cammino incrociò l’Italia, futura vincitrice del torneo. La stella sarebbe Patrik Schick, attaccante del Bayer Leverkusen da 20 gol stagionali, ma l’ex Samp e Roma è attualmente infortunato e non è stato incluso nelle convocazioni.
Silhavy può contare tuttavia su molti giocatori in gran forma per la sfida in terra svedese: non solo il veronese Barak, che è il secondo centrocampista in Europa per reti stagionali dietro al francese Christopher Nkunku del Lipsia, ma anche il centrocampista centrale Tomas Soucek, che da quando è al West Ham segna con la regolarità di un attaccante. La sorpresa potrebbe essere il fantasista classe 2002 Adam Hlozek, dello Sparta Praga, uno dei talenti più limpidi del calcio europeo