Il 19 aprile del 2021 la Superlega divenne ufficiale. Sei squadre inglesi, tre italiane e tre spagnole stipularono l'accordo per dare vita a una nuova competizione. Giovedì 21 dicembre 2023, due anni e mezzo dopo, la sentenza della Corte di giustizia dell'UE svelerà il futuro del caso legato alla Superlega. Ma quali sono i possibili scenari? Scopriamoli insieme.
Superlega, il 21 dicembre la sentenza della Corte UE: cosa succede?
In cosa consisteva la Superlega? In un campionato d'élite composto da venti squadre. Quindici di queste qualificate di diritto, cinque invece avrebbero dovuto ottenere il posto a rotazione in base ai meriti sportivi. Due gironi da dieci squadre e l'accesso diretto ai quarti di finale. Insomma, nell'aprile del 2019 la Superlega divise il mondo del calcio con opinioni contrastanti. Così, nacque una discussione: da una parte il nuovo format, dall'altra la Uefa e la FIFA.
"Il 21 dicembre può essere un giorno che cambierà la storia del calcio". A dirlo è stato direttamente Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid. Il riferimento è la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea che è in programma giovedì 21 dicembre in Lussemburgo. Proprio in questo contesto ci sarà il giudizio sul ricorso presentato dalla Super League Company, concentrato in particolare sulla presunta posizione dominante della Uefa nel calcio.
Quindici giudici della Corte UE decideranno l'esito del ricorso con l'obiettivo di verificare se la Uefa, ente regolatore e commerciale nell'Unione Europea, sia compatibile con i regolamenti europei legati al monopolio. Saranno inoltre considerate le sei domande presenti nel ricorso della Superlega. I possibili scenari, quindi, sono tre: la conferma di una posizione dominante da parte della Uefa, la negazione, oppure un giudizio in cui la Corte di giustizia riconosca che la Uefa non possa avere il monopolio, togliendo così dei poteri con una serie di procedimenti e andando verso una pro-concorrenza. Tutto sarà deciso nella mattina di giovedì 21 dicembre.