Dal finale di stagione al cambio in panchina: Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha parlato di diversi argomenti in un'intervista concessa ai microfoni di Radio Serie A.
Le parole di Sticchi Damiani
Il presidente del Lecce ha iniziato parlando del momento della squadra: "Non stiamo attraversando un momento banale, viviamo una fase cruciale della stagione. Veniamo da un cambio di allenatore improvviso e inaspettato, con qualche giorno di travaglio. A poche ore dalla sfida di Salerno che rappresentava un'insidia, avevamo tutto da perdere, loro si giocavano una delle ultime chance salvezza. Lo avevo detto al mister: era potenzialmente la peggior partita possibile per iniziare un nuovo percorso, ma abbiamo fatto il massimo, con sacrificio. Siamo riusciti a portare a casa una vittoria complicatissima".
Sull'esonero di D'Aversa: "Il suo esonero mi è dispiaciuto molto sul piano personale e umano. Sono black out che possono capitare a chiunque quando sei sotto pressone anche psicologica, a me per primo. Poi si reagisce, a volte in modo sbagliato e la conseguenza era inevitabile. Questa però non rappresenta assolutamente un giudizio sull'uomo. Sono sicuro che Roberto in futuro riproporrà quanto ha fatto di buono a Lecce, specie a inizio stagione. Nell'ultimo periodo la squadra era invece in calo. E' stato un piccolo shock per lo spogliatoio, ma la circostanza accidentale potrebbe però essere stata quella scintilla utile, da qui a fine stagione".
Sui progetti per il futuro: "Sulle strutture vogliamo profondamente ristrutturare il Via del Mare, sfruttando anche l'intervento dei Giochi del Mediterraneo. Vorremmo coprire tutto l'impianto per i nostri tifosi. Stiamo anche acquistando le aree per il nostro nuovo centro sportivo con sei campi, per gli allenamenti della Prima Squadra e di gran parte del settore giovanile. Non porterà profitto al club, ma alzerà il livello dì allenamenti e competitività".
Infine su Corvino: "Abbiamo un rapporto speciale, son stato io a volere fortemente il suo ritorno a Lecce. Lo conosco da anni, anche se non ci avevo mai lavorato. Quando glielo chiesi, veniva da un capitolo chiuso in modo un po' burrascoso con la Fiorentina e percepivo questa sua voglia di tornare nella sua terra. In questi quattro anni abbiamo sempre costruito e aggiunto, lui con Trinchera si è fatto carico di tutta l'area tecnica. Per voglia e determinazione sembra quasi sia ai suoi primi giorni, arriva sempre per primo e mette l'anima in ogni sua mossa".