Una statua che è anche un giallo: l’opera d’arte realizzata da Domenico Sepe che riproduce Diego Armando Maradona, inaugurata ormai due anni fa all’esterno dello stadio che porta anche il nome dell’argentino, è diventata un caso nelle ultime ore. Dopo essere stata messa in cantina per mesi, in attesa di chiarimento sulla collocazione definitiva, il Comune di Napoli ha fatto sapere all’artista di non poter accettare la donazione, rispedendo dunque al mittente l’opera che era attesa dai napoletani.
Statua Maradona, Pelliccia: "Il nostro obiettivo è regalare quest'opera ai napoletani"
Dopo la notizia, a muoversi per primo è stato Massimo Pelliccia, sindaco di Casalnuovo di Napoli, comune della provincia cittadina: “Leggere la notizia mi ha lasciato esterrefatto: come può una amministrazione comunale rinunciare così? E come si può non cercare una alternativa?”
Alternativa che il primo cittadino di Casalnuovo ha invece trovato subito dopo il no del sindaco di Napoli Manfredi: “Ho sentito Sepe in giornata e ho proposto di portare la statua qui a Casalnuovo, sarebbe un onore per la nostra amministrazione” ha detto Pelliccia ai nostri microfoni “Abbiamo già collaborato con lui: quindici anni fa portammo qui una statua per Giovanni Paolo II e a lui abbiamo intitolato una piazza. Così come abbiamo dedicato posti del nostro comune anche a Totò, un parco a Pino Daniele, con Maradona potremmo allargare gli onori ai grandi artisti che sono passati da Napoli. Vorremmo porre Diego in una piazza importante per dare lustro all’opera”.
Ma come si spiega la mancata accettazione del Comune di Napoli? “ Dicono di non poter accettare donazioni. Ma perché? Forse ci sarà alle spalle una procedura sbagliata. Sicuramente non è una bella storia: Maradona è un patrimonio della cultura napoletana, è una statua che farà la storia della città”. L’iter non sembra lento: “Ci vedremo con l’artista lunedì e cominceremo un percorso insieme: il nostro obiettivo è regalare quest’opera ai napoletani”.