Napoli, per Spalletti Bergamo come Liverpool: “Qui nessuno ha festeggiato il primo posto”
La conferenza stampa di Spalletti alla vigilia di Atalanta-Napoli. L’allenatore conferma Lobotka e Di Lorenzo: “Con l’Atalanta ci serviranno tutti”
Dopo Anfield anche il Gewiss Stadium, un’altra prova del 9 per il Napoli di Luciano Spalletti: “I rischi domani sono tanti. L’Atalanta ha buoni calciatori che fanno un grande collettivo: ci vorrà la consapevolezza di essere forti da parte nostra. Da Anfield usciamo proprio con questa certezza. Serviranno qualità e forza fisica, Gasperini è un veterano terribile”.
Napoli, le parole di Spalletti in conferenza stampa
Le parole dell’allenatore azzurro che domani è atteso a Bergamo. “Un po’ temevo la gara di Anfield ma siamo stati bravi. Bergamo sarà un test che assomiglia molto a quello di Liverpool, sarebbe la conferma di aver fatto passi in avanti importanti. Hanno stadio, struttura, gioco, tutte componenti da affrontare, ma sono abbastanza tranquillo: ieri e oggi ci siamo allenati molto bene, siamo pronti a vestire la nostra maglia. Gasperini ha lavorato tanto trovando le soluzioni: resta una squadra pronta a fare l’autoscontro, hanno centimetri, qualità e corsa in mezzo al campo. E per noi è anche meglio: dobbiamo essere di quel livello lì se abbiamo ambizioni. Anche noi dovremo essere bravi a migliorare, tutti hanno delle cose in cui migliorare”.
Non è il momento per fare esperimenti, secondo Spalletti: “Lobotka e Di Lorenzo giocano tanto, ogni tanto c’è il rischio che in qualche partita possa calare un po’ il livello. In alcuni ruoli hai la certezza che cambiando mantieni il tuo livello ugualmente, in altri casi vale la pena aspettare che sia visibile il momento di fatica senza azzardare prima la scelta. La nostra rosa è completa e forte, mi dispiace perché qualcuno come Demme o Zanoli che giocano meno”.
Ha continuato in conferenza il toscano “La prima sconfitta? Non dirò nulla di particolare, dobbiamo analizzare in maniera seria quanto avvenuto in campo a Liverpool. Io ho imparato a isolarmi dalle vittorie e non dalle sconfitte, ancora me la porto addosso, ma anche i calciatori erano dispiaciuti e avremo più reazione nella prossima gara. La cosa più importante dopo Anfield è stata vedere la squadra che restarci male, avevano l’amaro in bocca per la sconfitta nonostante il primo posto. Nessuno voleva festeggiare il traguardo. Questo significa che sentono di poter arrivare al valore degli avversari che avevano di fronte a Liverpool”. E sul sorteggio della Champions (qua tutto quello che c’è da sapere a riguardo) non cambia idea: “Non vogliamo giocare partite più facili, vogliamo partite difficili e avere la forza per affrontarle”.