Alla vigilia del match tra Venezuela e Italia, Luciano Spalletti ha parlato sui canali ufficiali della nazionale. Gli azzurri infatti scenderanno in campo a Miami alle 22:00 italiane in uno degli ultimi test prima di Euro2024. "Dobbiamo creare qualcosa di moderno" ha sostenuto il commissario tecnico.
Italia, le parole di Luciano Spalletti in vista del match contro il Venezuela
L'Italia quindi si prepara per affrontare il Venezuela in amichevole. Gli azzurri scenderanno in campo anche domenica 24 marzo per il match contro l'Ecuador. Luciano Spalletti ha aperto l'intervista parlando proprio dell'importanza delle amichevoli: "Dobbiamo fare qualcosa di moderno, prima avevamo poco tempo e ci siamo focalizzati solo in un sistema, anche quando perdevamo dovevamo mettere a fuoco una cosa. Con le amichevoli faremo qualche prova in più. Abbiamo analizzato il Venezuela? Certo, è un'imposizione. Non sottovalutiamo nessuno, prendiamo in considerazione tutto ciò che abbiamo davanti come fossero i migliori. Per cui vogliamo sapere tutto dei nostri avversari. Poi da quando c'è Batista come allenatore hanno perso una sola volta contro l'Argentina. Partita difficilissima per noi, dobbiamo sapere molte cose degli avversari per non fare brutta figura.
E sull'esperienza da ct: "Sono come in paradiso, per me la Nazionale è la felicità e sono felicissimo di lavorare dentro questa maglia. Spesso diventa fondamentale a chi dedichi il tuo tempo e io lo sto dedicando alla Nazionale cercando di fare le cose nel miglior modo possibile. Poi è chiaro che saranno i risultati a fare la differenza ma l'impegno, l'umiltà e il coraggio per dare soddisfazione a tutti ci saranno sempre, ancor di più quando veniamo ad abbracciare le comunità italiane nel mondo. Siamo contenti di far vedere loro che si possono fidare di noi".
Spalletti ha proseguito parlando del ruolo che avranno le ultime amichevoli nelle scelte dei giocatori da convocare in vista di Euro2024. "Noi saremo attenti e presenti dentro gli allenamenti delle squadre, dentro gli incontri di campionato, ci porteremo dietro quello che verrà fuori in queste amichevoli dove vedremo qualcuno di nuovo, c'è sempre la possibilità di inserirsi. Essendo l'Italia abbiamo il bisogno di creare sempre roba più forte e nuova, ci portiamo via i risultati di queste prove".
Il commissario tecnico inoltre è tornato anche sull'incontro tra Sinner e la nazionale: "È un esempio da quando ha cominciato. Da ragazzino normalissimo, da una situazione più difficile di altri è riuscito a scalare tante posizioni diventando il numero uno. Per essere sul tetto del mondo uno deve diventare top nella gestione delle ore in cui non si fa attività sportiva, oltre che nel match e nell'allenamento. Si vede che è mentalizzato in maniera corretta, lo dicono le sue scelte, come il cambio di allenatore. Sa dove vuole arrivare e conosce benissimo il suo carattere".
Infine, Spalletti ha parlato della scomparsa del direttore generale della Fiorentina, Joe Barone: "Come gruppo nazionale siamo tutti vicini alla famiglia Barone e alla famiglia di Commisso. Sappiamo che valore perdiamo per il nostro sport e per il calcio in particolare. Ha influenzato più il calcio lui in questi cinque anni alla Fiorentina rispetto a tanti altri che sono da una vita dentro questo ambiente e non hanno fatto niente. Il Viola Park è la conferma di che cosa voglia dire fare le cose da imprenditori".