Guadalupe Porras Ayuso è il nome della prima donna arbitro ad esordire nella Liga spagnola. Non sono solo Alex Morgan e compagne a far parlare di sé per le loro prodezze con i piedi ma anche i direttori di gara.
La giovane ragazza realizza il sogno di una vita, il suo primo fischio d'inizio avvenne all'età di soli 16 anni per poi avere un upgrade uno dopo l'altro rapidamente. Una sola stagione in terza divisione per poi essere promossa (e premiata) l'anno successivo in seconda divisione dove dirige moltissime gare per otto campionati consecutivi. Ora, che di anni ne ha 32, gli esperti del mestiere la etichettano come una delle più brave e meritevoli al salto di qualità. La sua personalità rispecchia perfettamente il grado di arbitro internazionale (da lei in possesso già da 5 anni).
"Sono molto felice. Sono sulle nuvole. Tutti noi quando iniziamo ad arbitrare abbiamo il sogno di raggiungere la massima serie. Essere arrivata in Prima Divisione è fantastico, mi sembra di toccare il cielo con un dito. Dopo un sacco di duro lavoro ho afferrato il mio obiettivo, non ci credo ancora". Queste le prime dichiarazioni della neo assistente arbitro di Liga rilasciate a Marca pochi giorni dopo la sua promozione nella massima serie.
L'unica donna ad essere andata vicina all'esordio in Liga come arbitro fù Marisa Villa, costretta a rinunciare all'esordio per mancanza di idoneità ai test fisici. Anche in Spagna è giunto quindi il momento di accogliere l'esordio della prima assistente arbitro in Primera División.
A cura di Fausto Marziano