Fuori candreva dentro Karamoh. La sorpresa prima di Inter - Bologna era stata la convocazione del giovane ivoriano (naturalizzato francese). L’esterno d’attacco i suoi primissimi passi da calciatore li ha fatti con il Racing Club de France, ma è col Caen che si afferma: 35 presenze, 5 goal, 4 assist e l’apprezzamento da parte di Ligue1 e della stampa. Oggi la prima da titolare in Serie A, in un momento che definire delicato per l’Inter non sarebbe sufficiente.
La partita sa di dentro-fuori, perché mancano i tre punti dai primi di dicembre e perché la sconfitta della Lazio ieri si è trasformata nell’occasione di tornare terzi. E allora ecco la fiducia di Spalletti in un giocatore del ‘98 che finora aveva giocato qualche scampolo di partita. D’altronde la precocità è una caratteristica che lo accompagna da sempre. Cresciuto nel vivaio del Caen, è diventato l’under 20 con più presenze in tutti i maggiori campionati europei (35) e a 18 anni e 4 mesi è stato il più giovane dell’ultimo decennio a firmare un gol e un assist in una partita di Ligue 1. Ha vestito le maglie di tutte le Nazionali giovanili francesi e ora sogna la chiamata Deschamps e quell'esordio che ancora gli manca. Esterno d'attacco sulla fascia destra, ma può essere impiegato anche come falso nueve.
Già dai primi minuti del match ti oggi dà l’impressione di stare bene in campo, tra corsa e fisicità. Si trova coi compagni e si capisce in fretta: nel primo tempo confeziona con Brozovic l’azione dell’1-0 di Eder. Nel secondo, quando gli 11 di Spalletti, fermi sull’1-1 segnato da Palacio, sembrano aver perso di nuovo lucidità e freddezza, scambia al limite con Rafinha, carica il sinistro e spedisce in rete il 2-1. San Siro lo ripaga con boati e applausi: forse hanno visto quello che ha visto chi lo allena tutti i giorni: un giocatore pronto per l’Inter e per la Serie A, che scende in campo senza sentire il peso della maglia.
"E' il gol più importante della mia carriera, è il mio primo gol in Italia, è arrivato in un momento delicato per la squadra e perché non giocavo da un po'. Spero di giocare, un po' come tutti i giocatori che vogliono giocare, ma poi ovviamente è sempre l'allenatore a scegliere. Oggi non avevo parlato con Spalletti prima della partita, mi ha detto di riscaldarmi e che la mia velocità sarebbe stata utile e di giocare per i compagni. Con l'allenamento e l'integrazione negli schemi, credo che poi giocare sia più semplice" ha detto Karamoh al termine della gara, intervistato da Sky Sport.