Al Fiorenzuola si sogna in grande. La squadra allenata dal Lucio Brando è al settimo posto nel girone D di serie D, a due punti da un piazzamento utile per i playoff. Merito di un inizio di stagione sorprendente che ha lanciato i rossoneri verso le zone più nobili della classifica. L’apice, finora, di questa “favola” ha una data ben precisa: 10 novembre 2018. Proprio in quel sabato pomeriggio, i piacentini sono riusciti nell’impresa di battere in trasferta il Modena, capolista e tra le favorite per la promozione diretta in serie C.
Un 4-1 che per il Modena rappresenta fin qui la prima e unica sconfitta stagionale in campionato. L’impresa del Braglia (ma più in generale l'inizio di stagione della squadra) stupisce e ha il suo maggior segreto in porta, nelle grandi parte del portiere scuola Juventus, Davide Libertazzi. Uno dei punti di forza del Fiorenzuola, club dove è arrivato la scorsa estate dal Borgosesia. Squadra in cui nell’ottobre del 2016 riuscì a stabile un record per la società rimanendo imbattuto per 578 minuti e guadagnandosi per diverse settimane il titolo di portiere meno battuto d’Italia.
Una storia, quella di Libertazzi, che parte da lontano, dal settore giovanile della Juventus in cui è arrivato a 10 anni. È proprio in bianconero che ha imparato tanto, dai Pulcini sino alla Primavera, raccogliendo in allenamento i segreti del suo idolo di sempre, Gigi Buffon. Poi un lungo girovagare, fino alla Serie D, quella che è da anni la sua dimensione. Una dimensione che adesso ‘sente stretta’. Sette gol subiti in 9 gare di campionato con lui tra i pali (nel finale del match contro il Modena era uscito per infortunio ed ha saltato le ultime due gare), tre dei quali su rigore. E molto spesso grandi parate a salvare il risultato. Riflessi, talento e ambizione: 24 anni e un futuro ancora tutto da scrivere. Con un sogno, quello di giocare nei professionisti, mai come quest’anno a portato di mano.
A cura di Alfonso Rinaldi