Petraglia: "Vi spiego perché 31 club di D hanno diffidato Figc e Lnd"
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Data: 30/05/2020 -

Petraglia: "Vi spiego perché 31 club di D hanno diffidato Figc e Lnd"

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"Forse la casalinga di Voghera, che non è una laureata, avrebbe premiato chi è in testa alla classifica, valutando magari anche le migliori seconde, ma senza far retrocedere chi non ha avuto modo di giocarsi la salvezza sul campo. Vogliono rivoluzionare il mondo del calcio e non si poteva allargare il format dei campionati a livello transitorio?". La domanda ha un nome e un  cognome, ma ben 31 paternità: a farla, rispondendo alle domande di GianlucadiMarzio.com, è l'avvocato Antonio Petraglia, presidente del Grumentum che rappresenta un gruppo di 31 club di Serie D, dopo il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, hanno emesso un comunicato contro la decisione della LND di sospendere i campionati e di far retrocedere 4 squadre in Eccellenza per ogni raggruppamento.

Oltre ad annunciare la diffida anche per la FIGC, le 31 squadre propongono un'altra soluzione: bloccare totalmente le retrocessioni per la stagione sportiva corrente, aumentando le squadre della Serie D nella stagione 2020/2021. Una scelta che toccherebbe direttamente il Grumentum, formazione con sede a Marsicovetere, in Basilicata, terzultimo nel girone H alla pari con Nocerina e Nardò ("Nel nostro girone c'è il Francavilla che avrebbe avuto un punto di distacco da noi, noi eravamo a -3 dalla salvezza diretta")  ma con una peggiore classifica avulsa. "Lo scriva: noi non stiamo conducendo una battaglia perché rosichiamo per la retrocessione a tavolino - precisa Petraglia - ma perché stiamo portando avanti una battaglia di civiltà per lo sport. In una situazione del genere, in cui non possono parlare i risultati sul campo, ci aspettavamo altri provvedimenti e non queste scelte cervellotiche". 

LA LND E IL CONTRADDITTORIO ASSENTE 

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Nonostante la diffida, "non ci sono stati feedback - aggiunge Petraglia - abbiamo mandato anche degli esposti alla politica, ma questo fa parte del gioco. Quello che come giurista mi disturba è che tutte queste decisioni siano state prese senza un contraddittorio". La scelta della Lega Nazionale Dilettanti è ritenuta "irricevibile ed umiliante" dai firmatari. "Una decisione bulgara - aggiunge Petraglia, che con la sua squadra è passato in cinque anni dalla Prima Categoria alla Serie D - nelle altre leghe c'è un confronto, a noi non ci chiama nessuno: questo è un atteggiamento inspiegabile. E il tutto mentre gli esponenti dei comitati regionali ora invece dall'Eccellenza in giù stanno decretando le non retrocessioni". La convinzione del Grumentum e degli altri 30 firmatari è che la scelta vada in controtendenza con quanto fatto dal resto d'Europa nel mondo dilettantistico: "Ho letto la riforma che vogliono portare  avanti e dico per esperienza che quando si fanno riforme tolemaiche, è possibile farle solo con il tempo. E parlo di mesi, anni. Ma intanto che succede?" 

I PROSSIMI PASSI 

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Un blocco compatto, che ha già ricevuto l’appoggio di tutte le amministrazioni locali. "Questa vicenda potrebbe avere ragione ci potrebbero essere azioni risarcitorie nei confronti della Lega e delle Federazioni - ricorda Petraglia - noi stiamo anche valutando di non iscriverci a nessun campionato in caso di retrocessione". Con una puntualizzazione: "Il fatto che nel Decreto Rilancio abbiano inserito la possibilità di modificare format per la Figc e di operare ricorsi solo in tempi strettissimi, per poi passare da Tar e Consiglio di Stato, passaggi che possono essere consumati al massimo in 15 giorni, fa capire che temono contenziosi. Il legislatore sportivo ha ipotizzato che tre gradi di giudizio si possano esaurire in due mesi e mezzo.

Come posso pensare che non siano violati i miei diritti alla difesa? Questo sistema li comprime. Non voglio pensare male. Andrebbero valutati gli approcci del resto d'Europa, dove nel dilettantismo nessuno retrocede". Una risposta a distanza anche al presidente della Figc Gabriele Gravina, che aveva puntato il dito verso quei presidenti che avrebbero approfittato dello stop per il Covid-19 per non pagare i loro giocatori. "Io sono uno di quei presidenti che invece ci mette cuore e soldi. Ci sono delle eccezioni, ma la norma è quella della serietà. In generale, vedo un palazzo molto distante. In cinque anni nel mondo del calcio ho investito gratuitamente centinaia di migliaia di euro e devo sentire queste parole? Faccio fatica ad accettarlo". 

"C'E' UN GIUDICE A BERLINO E LO TROVEREMO" 

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Lo sguardo è al prossimo Consiglio Federale: "Io ho buone speranze. Faccio anche un appello alla politica: noi stiamo lavorando per lo sport e per la sopravvivenza delle società. La serie D valorizza ragazzi, evita disagio sociale, è vicina alla comunità. In serie C si gioca, dando la possibilità a chi avrebbe dovuto fare i playout di giocare sul campo. In serie D invece ci hanno tenuti a bagnomaria. Non solo non mi dai la possibilità di giocare ma mi retrocedi" è la sintesi delle parole di Petraglia, un autentico fiume in piena.  "Quando una competizione finisce, devi adeguare le regole al periodo particolare. Qui invece si è avuto un approccio da catasto". Fino a citare Brecht: "C'è un giudice a Berlino e noi lo troveremo". 

Tags: Serie D



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