Si aspettava un segnale, in un senso o nell’altro. È arrivato. I calciatori del Rieti, non avendo percepito alcun emolumento (solo nove pagati, peraltro al netto dell’imposta e non al lordo), con una nota ufficiale dell’Assocalciatori, hanno dichiarato lo stato di sciopero per la gara di domenica alle 15 contro la Reggina.
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E così, a scendere in campo per non incorrere nello 0-3 a tavolino, sarà la Berretti, già pre allertata nei giorni scorsi.
Partita che, peraltro, si giocherà a porte chiuse poiché la società non ha assolto alle adempienze propedeutiche all’apertura dello stadio Manlio-Scopigno ai tifosi.
Di seguito il comunicato dell'Assocalciatori:
L’AIC e i calciatori professionisti attualmente tesserati per il F.C. Rieti S.r.l., richiamando tutte le motivazioni già esposte nel comunicato del 12 novembre u.s. e decorso infruttuosamente il termine odierno per gli adempimenti retributivi, con la presente formalmente indicono lo sciopero per la giornata di domenica 17 novembre 2019.
Purtroppo, tutto tace dal giorno di proclamazione dello stato d’agitazione e i calciatori non hanno ancora percepito le mensilità maturate, né hanno certezze sul proseguimento dell’attività sportiva.
L’AIC e i calciatori sono, pertanto, costretti a indire lo sciopero affinché l’anomala situazione che i lavoratori, loro malgrado, sono costretti a subire cessi quanto prima.
I calciatori, inoltre, dichiarano la prosecuzione dello stato di agitazione, qualora la morosità retributiva non venga sanata entro lunedì 18 novembre 2019.