Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina non ci sta. La situazione surreale attorno al Pro Piacenza lo ha portato a prendere una decisione importante che ha diffuso con un comunicato stampa. Dopo quanto accaduto domenica contro l'Alessandria, quando il Pro Piacenza si è presentato con dodici ragazzini (situazione di cui aveva parlato anche il presidente della Lega Pro, Ghirelli, ai nostri microfoni), la situazione rischiava di ripetersi anche oggi nella gara in programma alle 18.30 contro la Pistoiese.
Il Pro Piacenza, infatti, avrebbe dovuto giocare alle 18.30 a Pistoia, ma è partito con 14 ragazzini da Piacenza. Praticamente gli stessi che avrebbero giocato con l’Alessandria e senza staff tecnico dopo le dimissioni di Maspero. Ecco quindi il comunicato di Grabriele Gravina, presidente della FIGC, sulla sua decisione di rinviare tutte le gare del Pro Piacenza da qui al termine della stagione, in attesa di verifiche ulteriori sulla società:
"Con il Comunicato Ufficiale n. 34/A, il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha disposto il rinvio di tutte le gare in calendario della Società Pro Piacenza e riservato ogni ulteriore provvedimento qualora perdurasse lo stato di criticità acuitosi negli ultimi giorni.
Questa la decisione del Presidente federale giunta oggi dopo il rinvio della gara di domenica scorsa contro l’Alessandria. Una situazione eccezionale e talmente straordinaria che ha spinto il numero uno della FIGC a disporre ulteriori verifiche sulla condizione amministrativa e gestionale. Considerato lo svincolo in massa dei calciatori, il mancato riconoscimento degli emolumenti dall’inizio della stagione, l’assenza di uno staff medico adeguato e per assicurare il bene primario della sicurezza dei calciatori, d’accordo con la Lega Pro è stato dunque deciso di attendere l’esito delle verifiche prima di far riprendere l’attività.
“Ho deciso di agire in questo modo – ha detto Gravina – perché non posso tollerare il continuo dileggio verso il campionato e le regole basilari dello stare insieme. Sono stufo di continui raggiri o sotterfugi che sviliscono il sistema ma prima ancora la dignità degli sportivi. Vanno tutelati il valore della competizione agonistica e coloro, primi fra tutti i tifosi e i calciatori, che sono i veri protagonisti del gioco del calcio”".