Il fischio finale normalmente decreterebbe la fine della partita. Da oggi però il condizionale diventa d'obbligo. Lo spunto arriva dalla Bundesliga, che non è nuova ad episodi controversi relativi all'uso del VAR. La partita è Schalke 04 - Eintracht Francoforte, il punteggio è di 1-1. Al termine dei quattro minuti di recupero concessi, l'arbitro Sascha Stegemann fischia tre volte e la gara volge alla conclusione. Ma qualcosa non torna: dalla sala video arriva la comunicazione che bisogna andare a rivedere un episodio sospetto (un tocco di mano di Caligiuri).
Così Stegemann si reca al monitor, rivede l'episodio e dopo qualche minuto di review richiama le squadre in campo: c'è un calcio di rigore in favore dell'Eintracht da battere, con tanto di ammonizione a Caligiuri. Ovviamente vibranti le proteste della squadra di casa, che però non sono servite a nulla. Dal dischetto è freddissimo Jovic che segna in extremis la rete che decide l'incontro. Quasi fuori tempo massimo.
Peraltro, durante la partita c'è stato un altro episodio degno di nota. Alla mezzora c'è un netto fallo di Bruma su Rebic. Stegemann lascia giocare poi va a rivedere quello che è un contatto palesemente da sanzionare col calcio di rigore, ma a sorpresa il direttore di gara non modifica la sua decisione iniziale. Persino lo Schalke 04, che avrebbe ricevuto un rigore contro, sui social ha espresso tutta la perplessità per la mancata concessione dello stesso.