Il gol del primato in classifica dell'Atalanta (in solitaria ma momentaneo fino all'epilogo di Milan-Napoli) l'ha segnato un 2003. Giorgio Scalvini. Diciannove anni ancora da compiere (l'11 dicembre) e primo gol in stagione. All'Olimpico l'ha decisa lui, con un destro preciso per ottenere il massimo dall'assist di Højlund. "E' stato bravo a darmi quella palla - ha detto all'intervallo ai micforoni di DAZN -. Oggi sto giocando a centrocampo e quando ho un buco devo provare a inserirmi".
Chi è Giorgio Scalvini, 2003 dell'Atalanta
"Scalvini ha fatto un gol splendido" ha ribadito Gasperini a fine partita. Perché alla fine al momento l'allenatore dell'Atalanta può dire che la sua 'scommessa' l'ha vinta. "Scommetto su di lui", aveva detto. Con la voglia di puntare su questo giovane, un altro prodotto del vivaio nerazzurro. Cresciuto sui campi di Zingonia dopo averlo preso giovanissimo (a 9 anni) dal Brescia. “Abbiamo sempre avuto dei giovani forti. Secondo me, una squadra come l’Atalanta deve produrne ogni anno. E per questo, dico Scalvini”.
Investitura, scelte. Difensore centrale. "Devi lavorarci. Vuoi venire da noi?". Una domanda, un trasferimento. Fisico importante (194 centimetri d'altezza), in grado di giocare in una difesa a 3 o a 4, volendo anche centrocampista quando c'è bisogno. Non solo: "Può essere il nuovo Bastoni", altra sicurezza di Gasp. Tutto parte del bagaglio. E del percorso. Appena iniziato sì ma con quelle prospettive che rendono orgogliosi i dirigenti nerazzurri. Ormai non più solo quelli del settore giovanile.