E' una delle sorprese più positive di questa stagione, tanto da guadagnarsi un possibile posto nella Nazionale di Roberto Mancini per l'Europeo della prossima estate.
La crescita di Manuel Locatelli è stata esponenziale, ma non è destinata a fermarsi, come lo stesso centrocampista del Sassuolo ha raccontato dalle colonne del Corriere dello Sport: "Sono cresciuto e pronto per una grande. Giocare all’estero per me è un’opzione e in questo momento non mi precludo niente. Non mi piace parlare troppo di mercato anche perché di questo si occupano i miei agenti e i dirigenti del Sassuolo. Non so se questo sarà il mio ultimo anno qui o cosa mi riserverà il futuro. Quando e se ci saranno delle opportunità, le valuteremo tutti insieme".
"Con De Zerbi non è stato tutto rose e fiori"
Una crescita dovuta anche all'incontro con Roberto De Zerbi, con il quale però il feeling non è stato immediato: "Mi ha aiutato a crescere sotto l’aspetto delle conoscenze tecnico-tattiche, ma anche sotto l’aspetto umano. Con lui sono maturato parecchio. Tra noi non sono state solo rose e fiori, ma ci sono stati anche diverbi. Anzi, vere e proprie litigate. Dopo quei confronti ero arrabbiato con lui, ma con il tempo ho capito: ciò che diceva era per farmi crescere".
"La Nazionale è un sogno, ma passa attraverso il Sassuolo"
E adesso il futuro si può chiamare Nazionale, con Roberto Mancini che potrebbe inserirlo nella lista dei convocati per l'Europeo: "Ogni volta che indosso la maglia azzurra è il coronamento di un sogno del bambino Manuel. Giocare per l’Italia è sempre stato il mio obiettivo e aver convinto Mancini a chiamarmi è un orgoglio. Penso sempre agli Europei perchè sono una competizione importante. Al tempo stesso, però, sono consapevole che la convocazione passerà attraverso un finale di stagione importante con il Sassuolo".
L'INTERVISTA COMPLETA NELL'EDIZIONE ODIERNA DEL CORRIERE DELLO SPORT