Sono ore decisive quelle che si stanno vivendo in casa Sampdoria, con la cordata Radrizzani-Manfredi al lavoro per definire tutti gli accordi con i creditori, per arrivare così alla definizione del piano di ristrutturazione della crisi da depositare in tribunale per poi procedere all’aumento di capitale e all’iscrizione al campionato di Serie B (termine ultimo per l’iscrizione il 20 giugno).
Ore decisive che, dopo l’avvicinamento tra acquirenti e creditori dei giorni scorsi, hanno registrato un nuovo rallentamento nelle trattative per trovare l’intesa definitiva, a mancare ancora l’accordo con alcuni agenti. Con l’avvicinarsi della scadenza per l’iscrizione al campionato, il rischio in mancanza di un’intesa totale è quello di non riuscire a definire il piano di ristrutturazione del debito, step fondamentale per salvare il club e permettergli di ripartire dalla Serie B con la nuova proprietà.
Tempi stretti, fissata la dead line
Alla luce dei tempi stretti, inevitabile pensare ad una dead line oltre la quale intervenire per salvare il club dal fallimento diventerà tecnicamente impossibile: l’accordo totale con i creditori andrà trovato entro metà giugno, alle soglie dell’assemblea già fissata per l’approvazione del bilancio (prima convocazione 16 giugno) e della scadenza ultima per l’iscrizione al campionato di Serie B (20 giugno).
Andare oltre vorrebbe dire andare in contro al rischio di ripartire dalla Serie D, visto che anche per possibili soluzioni alternative di altri soggetti non ci sarebbe più tempo. Tempo che stringe, in ballo c’è la salvezza della Sampdoria