Da Sepe a Mousset, in campo oggi contro lo Spezia scende una Salernitana 2.0 rispetto a quella che aveva iniziato il campionato. L'arrivo di Iervolino come presidente e l'approdo di Sabatini come ds hanno aperto ai cambiamenti.
La prima della nuova Salernitana
Prima del fischio d'inizio Sabatini ha parlato ai microfoni di Sky Sport spiegando quali siano le sue sensazioni: "Molta curiosità anche se preferirei andare in albergo e seguire la partita per radio perché c'è tanta ansia. Ma il calcio senza paura è improponibile, un filo serve".
Se da un lato serve la paura, dall'altra in campo i giocatori dovranno anche avere altri atteggiamenti: "Ci serve coraggio. Penso che l'allenatore glielo abbia trasmesso assemblando un gruppo. Il presidente gli ha portato 11 giocatori nuovi e non è facile per un allenatore mettere insieme una squadra in così pochi giorni".
Sabatini e il modus operandi
Poi Sabatini spiega come abbia lavorato durante il mese di gennaio: "Io vado con il mio istinto. La notte recupero giocatori dalla memoria e poi intavolo una trattativa al fulmicotone. Molto spesso poi ci riesco, cioè sempre".
In conclusione il ds ha parlato degli obiettivi del mercato appena concluso: "Abbiamo fatto le cose che dovevamo fare. L'idea era di creare un istant team, che però sia anche proiettato verso il futuro. Oltre ai giocatori esperti sono anche arrivati giovani interessanti".