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Data: 03/03/2023 -

Stadio Milan, Sala: "Chieste tre settimane di tempo per La Maura. Inter? Filtra ipotesi fuori città"

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Le dichiarazioni di Beppe Sala sulla vicenda stadio di Milan e Inter
Le dichiarazioni di Beppe Sala sulla vicenda stadio di Milan e Inter

Intervenuto nel corso del suo podcast "Buongiorno Milano", il sindaco di Milano Beppe Sala ha analizzato la vicenda stadio di Milan e Inter

 

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Stadio Milan-Inter, Sala: "Tutto iniziò dal cambio di proprietà. 

Sono ore molto calde sul fronte stadio per Milan e Inter. Nella mattinata di oggi, venerdì 3 marzo, il sindaco di Milano. Beppe Sala, ha analizzato la vicenda, partendo dalle sue origini. "Tutto iniziò con il cambio di proprietà di Milan e Inter. Per le nuove proprietà la questione dei bilanci si è fatta più stringente e, nella loro testa, la questione nuovo stadio significa due cose fondamentali. La possibilità di aumentare i ricavi e la consapevolezza che un club calcistico lo puoi cedere più facilmente se questo club ha uno stadio di proprietà, o se ha almeno un progetto approvato dal Comune per realizzarne uno nuovo.

  

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"Quando Inter e Milan sono venute da me per cominciare a parlare di stadio, io ho subito proposto loro di avviare una grande ristrutturazione di San Siro, essendo assolutamente disponibile a cedere loro la proprietà dello stadio. Però devo dare atto alle squadre che, in maniera molto netta, mi hanno detto che era un’opzione che non potevano nemmeno considerare. Innegabilmente, il percorso ha poi preso molto tempo sia per la procedura amministrativa e le verifiche tecniche perché all’inizio le squadre hanno chiesto indici volumetrici (cioè la possibilità di costruire hotel, uffici, strutture commerciali) non compatibili con le regole del Comune.

 

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"Certo, a essere onesti non possiamo ignorare che una parte del Consiglio comunale, anche della mia parte politica, il nuovo stadio non l’ha mai veramente voluto, soprattutto se la cosa dovesse comportare il sacrificio del vecchio stadio. Una volta la questione era che San Siro non dovesse essere abbattuto, poi sono arrivate continue richieste alle squadre di miglioramento del progetto, dalla distanza delle case alla capienza, frutto del dibattito pubblico e dei consigli comunali, e così via. E anche questa è una verità storica".

Stadio Milan, l'annuncio di Sala: "Sta valutando una zona nell'area La Maura" 

"A oggi - prosegue Beppe Sala nel corso del suo podcast "Buongiorno Milano" - le squadre non ci hanno formalmente comunicato la rinuncia al progetto a cui hanno lavorato insieme nell’ultimo periodo. La procedura è ancora in atto e le squadre devono risponderci formalmente. Nel frattempo, però, il Milan ha fatto un passo in preciso. Anche se in maniera informale, ci ha comunicato che sta valutando una nuova opzione, sita nell’area chiamata La Maura.

 

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"Questa nuova ipotesi di localizzazione significa due cose: andare a costruire su un altro terreno privato e non pubblico, e sganciarsi dall’Inter. Questa seconda cosa non la commento, la riporto solamente. La proprietà mi ha comunicato che ha bisogno di tre settimane per studiare un master plan che definisca l’intervento e che, da quanto capisco a oggi, riguarderebbe solo la stadio e Casa Milan, non altre costruzioni.

 

Stadio Inter, Sala: "Filtra ipotesi fuori Milano, ma non ho conferme"

Poi, sull'Inter: "Filtra una ipotesi di localizzazione fuori Milano, ma io non ho conferme in proposito. Quello che vorrei che fosse chiaro è che nessuno li manda via da San Siro, ma non posso sostituirmi a loro nelle decisioni che li riguardano".

 

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"Credo infine che questa lunga e ancora non definita storia abbia una sola grande certezza: le due squadre non vogliono più stare a San Siro e nessuno può costringere loro a ristrutturarlo. Per me, dunque, è doveroso impegnarmi fino in fondo affinché si trovi una soluzione alternativa nel Comune di Milano. Sono finiti i tempi gloriosi di Berlusconi e Moratti, anche se noi tifosi ne abbiamo un po’ di nostalgia. Inter e Milan hanno bilanci in perdita e non sono enti filantropici: dobbiamo giungere ad una soluzione che tuteli i loro interessi e, al tempo stesso, quelli della città"- ha concluso il sindaco di Milano nel suo podcast. 



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