Lo scorso settembre la Roma ha firmato l' accordo transattivo con la Uefa impegnandosi a mantenere sotto controllo il costo della rosa e il bilancio.
Roma, in cosa consiste il patto transattivo
Questo accordo prevede che a fine 2026 il deficit aggregato registrato dalla società giallorossa non superi i 60 milioni di euro con vari obiettivi intermedi da rispettare. Senza i soldi dalla vittoria dell'Europa League e non avendo raggiunto determinati obiettivi nella stagione appena conclusa, i giallorossi ora devono registrare cifre importanti in entrata tramite la cessione di giocatori e le rispettive plusvalenze.
Un valore importante per le plusvalenze sono gli ammortamenti che riguardano la cifra spesa per il cartellino di un calciatore che viene distribuita dalla società sul numero di anni di contratto per cui il calciatore ha firmato. Altro elemento da tenere in considerazione è il costo dei giocatori in lista che, in occasione della prossima Europa League, dovrà essere inferiore rispetto a quello dell'anno precedente. Quindi, la Roma dovrà tener conto del costo annuale di ogni singolo giocatore (composto da ammortamento e ingaggio lordo) ed è per questo che nell'ultimo mercato i giallorossi stanno investendo molto sui giocatori a parametro zero. Infatti, in questi casi, l'ammortamento è quasi pari a zero.
Entro il 30 giugno, la Roma dovrà registrare plusvalenze per circa 30 milioni, stando però attenta a non abbassare troppo il costo della rosa che poi dovrà essere usato come riferimento per giugno 2024 . Se non soddisfa tutte queste condizioni la Roma potrebbe rischiare di incappare in sanzioni che vanno dal blocco del mercato fino all'esclusione per 3 stagioni dalla coppe europee a partire dalla stagione 2027/28 .