Dopo il pareggio agguantato in extremis contro il Genoa la Roma e Ranieri guardano avanti per continuare a credere nella qualificazione alla prossima Champions League. L'ex allenatore del Leicester sa che i tre punti a Genova avrebbero fatto la differenza, ma per come è arrivato il pareggio, alla fine, si potrebbe dire che sono stati 3 punti guadagnati e non persi. In conferenza stampa Ranieri ha parlato di questo, del prossimo avversario la Juventus e anche del suo futuro che, comunque vada, sarà lontano dalla Roma:
"Come si batte la Juventus? Bisogna essere determinati e concentrati. A Genova abbiamo perso punti importanti, ma dobbiamo fare vedere la nostra reazione d'orgoglio ai tifosi. Sono arrivato che era difficile, adesso siamo lì. Noi dobbiamo fare quello che possiamo senza avere nessun rammarico e poi a fine campionato vedremo dove siamo.
Dzeko? Ci sta un anno dove fai fatica a fare gol, la sua voglia e determinazione però mi hanno sempre fatto scegliere lui. E' importantissimo per la Roma anche con il gioco di squadra che sta facendo. E' un giocatore molto importante. Zaniolo? Lui è una mezz'ala tuttocampo, per me è stato importante sia come trequartista che come esterno di destra, due ruoli non suoi, la sua prestanza fisica e esplosività sono sempre state importanti. E' ovvio che non può essere sempre così, ma negli ultimi allenamenti l'ho visto bene.
Under? Vede la porta come pochi. L'infortunio gli ha fatto perdere alcune sue caratteristiche. Durante gli allenamenti vedo che sta migliorando e piano piano vede sempre meglio la porta. Deve migliorare in fase difensiva, di recupero perché serve non lasciare il terzino solo uno contro uno. Deve migliorare in questa fase.
Il mio futuro? Io sono venuto a Roma da tifoso per dare una mano. Pieno di entusiasmo e buoni propositi, finito questo il mio lavoro è finito. Escludo in alcun modo di rimanere alla Roma? Io una volta firmato avevo già deciso che ero venuto qui solo per un bisogno momentaneo. La Roma è un bene inestimabile qui si può fare bene e vincere e lo dico da tifoso e da persona che ama questa maglia.
Io credo che per la Roma sia vitale lo stadio di proprietà e da lì potrà cominciare la rincorsa alla Juventus, fino a quel momento sarà un po' più difficile. La determinazione e le caratteristiche di una squadra la fanno i giocatori, a volte non è l'allenatore a dare carattere ad una squadra, ma basta poco perché l'allenatore parlando tocchi le corde giuste e ottenga il giusto risultato dai suoi ragazzi. Il Liverpool poi è l'esempio della perfezione: una squadra plasmata a immagine e somiglianza dell'allenatore.
Pastore? Non ha accusato il colpo dell'esclusione. Si è allenato molto bene e ha la possibilità di essere scelto, Karsdorp e Santon si sono allenati bene, invece, ma non hanno i 90'. Florenzi può giocare sia alto che basso e abbiamo la possibilità di utilizzarlo nei due ruoli, vedrò domani cosa fare".