Forgiato da situazioni difficili e temprato dal calcio di strada: questo è William Bianda, il nono acquisto estivo della Roma. Classe 2000, difensore fisico ma con tecnica sopraffina, dovuta ai campi di cemento in cui ha cominciato a tirare i primi calci al pallone.
Né San Paolo, né Buenos Aires, ma Parigi e l’Île de France. Se l’area metropolitana parigina è diventata negli ultimi anni una delle regioni che fornisce più talenti al calcio, lo si deve anche al merito di una politica di integrazione, che ha visto lo sviluppo di molti campi di calcio in cemento, come forma di unione tra le diversità.
Pogba, Mbappé, Martial, Matuidi, Mahrez e prima ancora Evra, Ribery e Henry hanno tutti un fil rouge che li lega. Tutti cresciuti nelle banlieue parigine, i comuni della periferia della capitale francese popolati principalmente da persone che hanno origine con le ex colonie. L’Ile de France è diventata così una delle regioni che fornisce al calcio più talenti. Nessuna altra città, riesce a sfornare talenti come Parigi. Come affermato da Pogba per Espn: “Lì il calcio è l’unica alternativa che i ragazzi hanno”.
Tra queste realtà c’è Suresnes, comune a poco più di 6 chilometri dall’Arco di Trionfo, ma al di là della Senna. Limite geografico di demarcazione sociale. Qui è nato William Bianda, il nuovo giovane acquisto della Roma, di nazionalità francese ma di origini ivoriane. Se la famiglia rimanda all’Africa, lui espone con risalto la sua provenienza: “Sono di Saint-Ouen e vengo dal 92° arrondissement”. Il numero che contraddistingue il suo distretto.
Varanne, almeno per crescita calcistica. Entrambi difensori e cresciuti nel settore giovanile del Lens. Quelle tecniche invece a Umtiti, ma con un piede meno ruvido rispetto al difensore del Barcellona.
Scoperto proprio in quei campi di cemento, dal Red Star. L’altra faccia di Parigi. La seconda squadra più antica di Francia dopo il Le Havre. Fondata tra gli altri da Jules Rimet, che poi creerà la Coppa del Mondo e con un forte spirito politico sinonimo di integrazione tra culture diverse. A 15 anni invece l’arrivo nel Lens e l’esordio nella Francia Under 16. Miglior giocatore al torneo di Limoges, trofeo conquistato precedentemente anche da Lucas Digne, un altro ex giallorosso che ha lasciato bei ricordi a Roma.
Federico Balzaretti, che già da questo inverno lo aveva più volte visto giocare, bloccandolo di fatto da gennaio. Sette le presenze in stagione il Ligue 2 e un pilastro della Francia Under 18.
Un classe 2000, ma per Monchi non ci sono dubbi: “Sarà arruolato con la prima squadra”. Sarà un altro rinforzo per Di Francesco, il nono di questo calciomercato, che potrà così studiarlo fin dai primi giorni del ritiro estivo. L’Île de France è nel cuore, Roma rappresenta il futuro.