Non sono momenti sereni per la Reggina. La società calabrese rischia seriamente una penalizzazione ma alla lunga anche l’esclusione dal campionato. Un problema che solo la Covisoc potrà chiarire per evitare un contenzioso, sul quale il presidente della Reggina, Marcello Cardona è voluto intervenire, rilasciando delle dichiarazioni al Corriere dello Sport.
Reggina, Cardona: "L’operato della proprietà è stato sem-
pre funzionale alla trasparenza, alla legalità e alla sostenibilità finanziaria"
Per spiegare al meglio ciò è successo, dobbiamo tornare indietro all'inizio di questa vicenda, quando la Reggina è finita sotto la lente d'ingrandimento della Covisoc per una procedura d'infrazione. Nell'estate del '22, la società è stata rilevata da Felice Saladini, assieme ad Angelo Ferraro, e affidata all'ex arbitro Marcello Cardona, in seguito al fallimento della vecchia proprietà di Luca Gallo. Così, la Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche della Figc ha ratificato l’iscrizione al campionato della squadra, in quanto i nuovi azionisti di maggioranza furono ritenuti idonei a prelevare il club dalla Selezione fallimentare avendo i requisiti finanziari e giudiziari adatti. Dopo aver onorato i debiti delle precedenti gestioni, lo scorso dicembre i professionisti che assistono il club hanno ritenuto indispensabile la ristrutturazione del debito pregresso. Dopo non aver rispettato il termine del 16 febbraio, c'è un altro step, domani (giovedi 16 marzo), che se dovesse venire violato, aprirebbe a una penalizzazione certa. "La Reggina è in mezzo al guado: se torna indietro fallisce, se va avanti rischia di violare delle norme dell’ordinamento sportivo. Però è il Tribunale che detta i tempi: in ogni caso abbiamo chiesto di poter pagare. Possiamo farlo. La proprietà ha aziende quotate in borsa i cui bilanci sono certificati, come quello della Reggina, da Deloitte" ha dichiarato il presidente Cardona. Infatti, la Sezione Fallimentare del Tribunale di Reggio Calabria ha bocciato due istanze avanzate dalla società, chiedendo l’autorizzazione a procedere con i pagamenti, poichè, secondo i giudici: "non rientrano tra quelli essenziali per la prosecuzione dell’attività d’impresa, né tra quelli funzionali ad assicurare la migliore soddisfazione dei creditori".
Il presidente Cardona ha proseguito: "L’obiettivo è stato ed è quello di non violare i termini previsti dalle Noif. L’operato della proprietà è stato sempre funzionale alla trasparenza, alla legalità e alla sostenibilità finanziaria del club".
Il blocco all'acquisto di Forte e l'ingaggio di Inzaghi
Quindi, il presidente della Reggina si è spostato parlando del mercato di gennaio, e sulle ripercussioni che esso ha subito: "Sul mercato non è stato possibile rafforzare la squadra per rispettare i parametri a noi imposti dalle normative. Il mancato ingaggio di Forte? Il tribunale ha detto no". Infine, Cardona ha chiuso parlando di Inzaghi, l'allenatore più pagato del campionato: "C’è chi ha cambiatio cinque di allenatori in stagione. Il nostro progetto è a medio e lungo termine. Vogliamo far riappassionare la gente ai nostri colori attraverso il bel gioco".