La stagione del Real Madrid non è iniziata nel migliore dei modi - per usare un eufemismo. 2° posto nella Liga con un pesante 0-4 nel Clasico alle spalle, situazione in bilico in Champions League e delle inaspettate difficoltà nella gestione della convivenza tra i big come Vinicius, Bellingham, Mbappé e non solo. Anche Ancelotti non si è nascosto dietro un dito, ammettendo le proprie responsabilità. Da qui non si può che risalire, infortuni permettendo.
Real, che sfortuna
Se lo scorso anno si era parlato di sfortuna in casa Real, dati i tanti infortuni riscontrati dai calciatori Blancos, in questa stagione si tratta quasi di una maledizione. Da metà agosto in poi già in 13 tra i giocatori a disposizione di Carlo Ancelotti sono stati costretti a fermarsi, spesso con infortuni gravi che hanno richiesto almeno un mese di stop.
Basti pensare che nell'ultimo turno della Liga, contro l'Osasuna, il Madrid ha perso addirittura Militao, Rodrygo e Lucas Vasquez. Per il primo si è trattato di una lesione completa del legamento crociato anteriore con danni ad entrambi i menischi della gamba destra, che lo terrà lontano dal campo per almeno 9 mesi, mentre per gli altri due di problemi muscolari.
Non solo, perché al momento Ancelotti deve fare a meno di Carvajal (anche per lui rottura del legamento crociato), Courtois, Tchouameni e Alaba, con quest'ultimo ai box addirittura da 11 mesi. E come se non bastasse, inoltre, si sono fermati a periodi alterni Ceballos, Bellingham e Camavinga. Una stagione iniziata più che male per un Real tormentato da questi infortuni, a cui i Blancos sperano di trovare presto una soluzione.