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Ranieri: “Voglio riportare la Roma dove merita. Io prima di tutto un tifoso”

La conferenza stampa di presentazione di Claudio Ranieri come nuovo allenatore della Roma

Inizia la terza avventura di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma. Dopo aver firmato (qui i dettagli del contratto) e aver guidato il primo allenamento a Trigoria, si è presentato alla stampa e ai tifosi giallorossi in conferenza. Di seguito le sue parole.

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La presentazione di Ranieri 

13:43 – Termina qui la conferenza stampa di presentazione di Claudio Ranieri

13:42 – Su Hummels: “Mi sono andato a vedere un po’ di sue partite e vi posso dire che mi chiedo il perché non può giocare. Io scelgo chi mi fa vincere

13:41 – Sulla trattativa che lo ha riportato a Roma: “Ghisolfi mi ha chiamato lunedì mattina ed è venuto a casa mia. Poi mi ha chiamato e mi ha detto che il presidente ci aspettava a Londra. È stato deciso così per il mio futuro“.

13:38 – Su Dybala: “Sul caso Dybala io ho detto che faccio come mi pare. Non mi interessano clausole o cose del genere. Io scelgo chi voglio. Una volta mi capitò un presidente che mi disse che se avessi fatto giocare un calciatore mi avrebbe mandato a casa, sono andato a casa… Sapete come sono fatto io parlo in faccia. Su Dybala ho subito detto che io scelgo chi voglio. E lui (Ghisolfi) ha detto va bene, altrimenti non mi prendeva. Dybala si vede che è un’altra categoria. Io parlerò con il ragazzo. Giochiamo ogni tre giorni e magari potesse giocare sempre. Ho dei dubbi ma se ce la fa io non lo levo”.

13:34 – Ancora a una domanda su De Rossi: “Onestamente in questo momento mi è stata data la direzione della panchina e penso a questo“.

13:32 – Sulla stagione: “Questa stagione è super centrale. Io sono un allenatore e faccio l’allenatore. Non è il primo presidente che mi chiede di fare questo. Io non voglio parlare di soldi“.

13:30 – Sul fatto di essere solo: “Io voglio stare sempre solo. Io meno gente vedo meglio è perché è importante lo spogliatoio. Io capisco che in Italia il presidente deve farsi vedere. Se ci fate caso, però, tutte le proprietà parlano pochissime. Siamo noi che abbiamo bisogno della figura del presidente. All’estero del presidente c’è bisogno solo a fine mese. Io non ho bisogno di niente una volta che ho i calciatori“.

13:28 – Su alcune posizioni in campo: “Prometto che non vedremo più Angelino difensore centrale. Io credo che Soulè e Dybala possano giocare insieme ma la squadra è un fatto di equilibri. Non posso promettervelo perché se poi non lo sento non lo faccio”.

13:27 – Sul momento della Roma: “Ci sono 1000 perché è a me in questo momento non interessano. Adesso è arrivato una nuova persona e un nuovo allenatore. Io devo fare il massimo con questi giocatori. Da oggi in poi sono il responsabile qui“.

13:26 – Su De Rossi: “Ci siamo sentiti e ci sentiremo in questi giorni. Daniele oltre a essere stato un mio giocatore è una grande persona“.

13:25 – Sui fischi: “Io ho letto le critiche fatte a giocatori importanti di questa squadra ma fidati che correvano come matti. Loro hanno dato il massimo. Non possiamo permetterci di fischiare nessuno, fatelo a fine partita. A fine partita vengo io sotto la curva e mi fischiate. Loro devono caricare i tifosi durante la gara per come giocano“.

 

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13:24 – Sul mercato: “Non conta quando sei fuori e vedi, conta vederli ogni giorno e toccate con mano. La Roma ha tanti giovani importanti e vanno messi in un comparto importante. Vediamo da qui a gennaio questi giovani e se poi ci sarà l’occasione di prendere qualcuno sono sicuro che mi accontenteranno” .

13:21 – Su Totti: “Io non sono chiuso a niente. Adesso come adesso la cosa principale è riportare la squadra in alto. Poi sicuramente si parlerà con Francesco per vedere se ci potrà aiutare. Questo non significa che Totti tornerà alla Roma siate chiari mi raccomando“.

13:19 – Sul ruolo da dirigente: “L’obiettivo specifico è di fare il massimo. È normale che nel mio contratto poi ci sono dei premi per gli obiettivi. Li ho messi proprio tutti, al Leicester misi il premio per il campionato. Il discorso è che qui c’è gente che per questa squadra fa cose incredibili. Io ho incontrato tre romanisti a Cagliari che passavano per Cagliari dopo la trasferta in Belgio per spendere meno. Qui c’è gente che fa sacrifici veri. Io sono l’uomo vicino alla famiglia Friedkin in modo tale che faremo tutti insieme. Si guarderà insieme e speriamo di sbagliare il meno possibile. Ricordatevi che solo chi fa sbaglia. C’è una frase bellissima su un palazzo a Firenze con scritto “È più facile criticare che fare”. Vogliamo riportare la Roma nelle prime posizioni“.

13:13 – Sul sistema di gioco: “Io credo che ormai non ci sia più un sistema base se non per quelle squadre e gli allenatori che sono insieme da tanti anni. Ormai tutti gli allenatori cercano di apportare modifiche per migliorare. Come prima cosa devo vedere chi sta in buona forma e da lì sceglierò come giocare. Non è questione di moduli ma di sputare sangue in campo. Io sono prima di tutto un tifoso poi l’allenatore. Io mi sento di dire ai tifosi di starci vicino. Giocare a casa propria con il pubblico che ti fischia è la cosa peggiore al mondo. In quei casi le cose non venivano. Io voglio una squadra e un pubblico coeso. Qui siamo tutti una famiglia. Adesso cominciamo e ci saranno 3 partite una più bella dell’altra ed è importante che i tifosi possano uscire dicendo: “Oh almeno ci abbiamo provato” se dovesse andare male“.

13:11 – Su Ghisolfi: “Io ci ho parlato con lui perché gli ho detto che ha speso un sacco di soldi. E gli ho detto che se facesse vedere quanto ci tiene la città lo amerebbe. Lui mi ha detto che ci sarà tempo. Immaginate di essere al posto suo, di aver messo una barca di quattrini e vedere che le cose non vanno. Stiamo lavorando per riportare la Roma dove merita“.

13:07 – Sull’incontro coi Friedkin: “Se mi conoscete sapete che io parlo faccia e faccia. Posso dire che sono rimasto sorpreso a bocca aperta per quanto ci tiene alla Roma e a Roma. Adesso tocca a me, con la mia esperienza e il mio modo di fare le cose e mi auguro di poter portare a termine il mio mandato. Io quando ho sentito quelle parole non ho potuto dire di no

13:05 – Ranieri: “Prima di iniziare con le vostre domande volevo mettere i puntini sulle i. Io avevo smesso di allenare e devo dire che ho avuto più richieste in questi mesi che quando vinsi con il Leicester. Io ho sempre detto che sarei tornato solo in cui casi: Roma o Cagliari. Il fato ha voluto che tornassi a casa con il Cagliari, dove ho cominciato e chiuso. Il fato forse però ha voluto che ho cominciato qui la carriera da giocatore qui e la finirò qui come allenatore e dirigente. Ci tenevo a precisare questo“.

13:00 – Inizia la conferenza stampa. Con Ranieri anche il ds Florent Ghisolfi (LE SUE PAROLE)

 

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Ranieri-Roma, atto III

Per Claudio Ranieri sarà la terza avventura sulla panchina della Roma, nonostante avesse annunciato il ritiro dai club dopo la chiusura dell’esperienza col Cagliari. La prima era iniziata nel 2009, dopo che era stato anche calciatore giallorosso a inizio carriera, ed era durata fino al 2011, dopo aver conteso lo scudetto all’Inter di Mourinho. Era tornato per la seconda volta nel 2019, subentrando a Di Francesco e portando la squadra fino a fine stagione. Ora inizierà il terzo capitolo su quella panchina, in cui sarà chiamato a risollevare i giallorossi e a porre le basi per il futuro.