I tempi del "cavallo pazzo" sembrano alle spalle: Adrien Rabiot è ormai una certezza per la Juventus. Il francese, responsabilizzato ancora di più dalla fascia da capitano in assenza di Danilo, è uno degli insostituibili negli schemi tattici di Massimiliano Allegri. Contro il Monza è stato lui a trascinare i bianconeri ai tre punti. Lo stesso ha fatto nell'ultima sfida contro la Roma. E pensare che il rinnovo del contratto - annuale - è arrivato soltanto a fine giugno.
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Motivazioni "al limite": lo strano caso di Adrien Rabiot alla Juventus
Sembra un caso, forse non lo è: le migliori stagioni di Adrien Rabiot alla Juventus sono arrivate dopo una svolta anche inaspettata. Lo scorso anno, infatti, il francese sembrava a un passo dal passaggio al Manchester United. Doveva essere lui "il sacrificato" anche in virtù del solo anno di contratto che era rimasto.
Poi è rimasto e si è confermato uno dei migliori in una delle peggiori stagioni bianconere soprattutto per le vicende extracalcistiche: anche 11 gol segnati per l'ex Paris Saint-Germain. Proprio i numeri e le ottime prestazioni sembravano un presagio per un addio a parametro zero, invece la svolta a fine giugno: rinnovo annuale fino al 30 giugno 2024.
Un altro anno, a cifre rinnovate - sette milioni e mezzo grazie al decreto crescita - per il francese. È stato lui il (non) acquisto della scorsa estate bianconera. E Adrien Rabiot sta ora ripagando. Tra le tante incognite - Fagioli e Pogba - e le defezioni, il classe 1995 è l'unico inamovibile in mezzo al campo. Come se non bastasse, la fascia da capitano sembra avergli conferito un senso di responsabilità maggiore, da leader.
Contro Monza e Roma, infatti, è stato lui a caricarsi la Juventus sulle spalle. Il tacco di Vlahovic lo ha smarcato, Adrien Rabiot ha messo la sua elegante firma sulla vittoria dell'Allianz Stadium, in uno scontro diretto sempre difficile. È sua la rete che ha portato la Juventus a meno due dall'Inter. Crederci fino alla fine, non solo in campo ma anche... per rinnovo e ambizioni.