Tanta voglia di ritornare su una panchina di Serie A, otto anni dopo l'ultima avventura a Firenze. Poi la Nazionale e le esperienze all'estero, con Galatasaray, Valencia e Al-Nasr. Cesare Prandelli torna a parlare tra presente e futuro: “Ho tanto entusiasmo e voglia di ricominciare casa, non vedo l’ora – ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport - Questo dipenderà da tanti fattori, ma io sono pronto.
Ho il desiderio di trovare un dirigente, un presidente, un direttore che voglia condividere un progetto tecnico. Le esperienze all’estero sono state importanti da un punto di vista della conoscenze. Da un punto di vista sportivo ho trovato delle difficoltà nel far capire certi concetti a causa della lingua”.
Poi sulla Nazionale: “Il futuro dell'Italia dipende da quello della Federazione. Sono convinto che quando riusciranno a trovare qualcosa in comune il nostro calcio anche in breve tempo può veramente tornare a essere invidiato. Balotelli? L'ho sempre considerato straordinariamente forte dal punto di vita tecnico, fisico, della personalità e della freddezza.
Poi per essere un campionissimo devi aggiungere tante altre cose e mi sembra che in questi anni con umiltà abbia ricominciato a giocare con meno personalità da un punto di vista delle giocate ma con un po’ più di concretezza. Sta facendo bene e Mancini lo ha riportato in Nazionale, a Mario non puoi non voler bene e il Ct saprà toccare i tasti giusti”.
“Un giocatore che può veramente esplodere è Chiesa. Ha caratteristiche che non vedo in altri giocatori, ha una continuità di gioco e una progressione importante, deve migliorare solo sotto porta perchè uno come lui dovrebbe andare in doppia cifra”, ha proseguito.
Infine sulle italiane in Champions: “Sono convinto faranno bene, sono attrezzate e hanno allenatori importanti. E poi la Champions ti dà un’adrenalina e una forza che durante la settimana si può anche perdere, ma poi durante quella partita ritrovi. Chiaro che ci sono tre squadre che sono un gradino sopra: Psg, Manchester City e Liverpool”.