“Una giornata bellissima e indimenticabile”. Parola di Alessandro Bassoli, difensore centrale che con il suo gol oggi ha lanciato il Pordenone verso… San Siro! Lui, protagonista della rete dell' 1-2, decisiva per la vittoria in Coppa Italia contro il Cagliari, al Sant'Elia. “Bellissima e indimenticabile”, già perché è proprio così questa giornata, probabilmente una delle storie più belle da raccontare nella sua carriera. E come si può dargli torto?
Un'impresa pazzesca quella sua e del Pordenone 5° nel girone B di Serie C e che solo tre anni fa era nei dilettanti. Ora, invece, espugna il Sant'Elia regalandosi gli ottavi di finale. “Sono davvero tanto tanto contento. In primis per la squadra. Passare il turno contro una squadra di Serie A non penso succeda tutti i giorni. E' successo due anni fa all'Alessandria di arrivare fino alla semifinale, ma per noi era davvero difficile, eppure ce l'abbiamo fatta”. Una gioia incontenibile che si avverte anche a chilometri di distanza per un ragazzo che ha calcato già i campi di Serie A dove esordì nel 2010 con la maglia del suo Bologna e casualmente proprio contro quel Cagliari che oggi ha battuto: “Prima della partita ero proprio emozionato per questo motivo. A distanza di tanto tempo rigiocare a Cagliari contro una squadra di Serie A era una coincidenza pazzesca. All'epoca avevo 19 anni e ora a 27 mi sembra di ritornare indietro nel tempo”. Emozionante come i complimenti degli avversari a fine partita: “Ci hanno fatto i complimenti a fine gara. Ma ancora più bello è stato vedere i tifosi del Cagliari applaudirci e chiederci le magliette. Un'immagine bellissima che mi rimarrà per sempre nel cuore”. Per lui una gioia doppia e ancora più grande per aver segnato il gol decisivo. E ora gli toccherà...pagare: “Paste al campo e cena pagata per tutti, per forza”.
I complimenti. Tanti e inaspettati da ex compagni di squadra e amici di una vita che gli hanno fatto sentire tutto il loro affetto. Ma il più importante è stato quello del suo bambino: “Purtroppo non lo vedrò subito stasera perché restiamo a Cagliari, ma mi ha già mandato un video dove dice 'babbo gol!'. E' bellissimo perché ho portato una grossa gioia a casa e non vedo l'ora di condividerla con loro”. Emozione tanta e felicità che continuerà ancora per qualche ora perché poi con la testa si deve tornare al campionato dove il ritardo dalle prime deve essere recuperato. “Non veniamo da un ottimo periodo. Abbiamo perso tre partite consecutive e non è una cosa normale per noi. Questa vittoria può darci la forza e il morale per rimontare”. Un quinto posto dunque che va stretto a Bassoli e ai suoi compagni “Per noi non deve essere normale essere in quinta posizione. I playoff vanno bene, ma non dobbiamo escludere nemmeno la vittoria del campionato. Non puntiamo solo a salire in Serie B”.
E adesso in Coppa Italia il prossimo turno ci sarà l'Inter. E già l'attesa cresce: “Sarà un'emozione immensa. E' il sogno di ogni bambino giocare in uno stadio del genere contro una squadra del genere. Andiamo lì a giocarcela contenti di quello che già abbiamo fatto e magari chissà potremmo anche fare meglio dell'Alessandria”. E se oggi la maglia gliel'hanno chiesta, a chi la chiederà lui tra i giocatori nerazzurri? “Se fosse per me, Icardi. Ma la vogliono tutti. E' la più combattuta. Vediamo quello che succederà, io spero di riuscire a prenderla. Se non sarà così la chiederò a Skriniar”.
That's Bassoli. Il difensore bomber che a Pordenone non dimenticheranno mai... perché quel gol di testa al 62' - al Sant'Elia - chi se lo scorda?
Foto: Cagliari Calcio