Dopo le dimissioni di tutto il CdA della Juventus, l'ambiente bianconero ha subito una scossa importante. iù grande per chi è ancora dentro, ma significativa anche per chi da anni non gioca con la Juventus ma è rimasto legato, come Miralem Pjanic. "Negli anni abbiamo mantenuto un ottimo rapporto, stimo molto Andrea (Agnelli, ndr)", ha affermato ai microfoni della Gazzetta dello Sport. "Anche per questo mi hanno fatto un grande effetto le dimissioni. Conosco bene il presidente e il suo legame con il club, con la Juve, con la squadra. Sono convinto che resterà vicino alla Juventus.Non conosco i motivi del cambiamento, ma immagino che sia stata una scelta per il bene della Juventus e di tutti".
Le parole di Pjanic
Ora però è tempo di pensare al futuro in casa Juve. "Sono tanti gli ex bianconeri che vedrei in società. A partire da Chiellini. Ho giocato con lui, Giorgio è un campione e conosce i diversi ambiti del mondo del calcio. In futuro anche a me piacerebbe tornare, come allenatore o dirigente. Ma sinceramente non ci ho ancora pensato bene, sono concentrato sul campo".
Intanto la squadra di Allegri tra poco più di un mese tornerà in campo. "Quando accadono queste cose così inaspettate, tutti restano sorpresi. Vedremo come reagirà la squadra. Le persone che sono rimaste dentro la Juve sapranno trovare le parole giuste per spiegare la situazione ai giocatori. E poi c’è Allegri: toccherà a lui compattare il gruppo per finire alla grande la stagione. Non esiste la persona giusta per queste situazioni. Esistono quelli che ottengono i risultati e Max è uno di questi. Ce la farà anche stavolta, come sempre".
E la lotta scudetto, secondo Janic, è ancora aperta. "La Juve è vicina alle prime e a gennaio inizia un altro campionato. Vedremo chi riuscirà a reggerla meglio. Io sulla Juventus ero ottimista già in tempi non sospetti, quando la situazione era più delicata. Conosco bene Allegri e la sua abilità nella gestione del gruppo: non avevo dubbi sul fatto che avrebbe rivoltato la situazione in positivo. Adesso c’è maggiore fiducia e la squadra ha un suo equilibrio".
Infine il bosniaco parla anche di Dusan Vlahovic. "Quando giochi per vincere lo scudetto o per i quarti, le semifinali o la finale di Champions, fare l’attaccante della Juventus è un’altra cosa. Devi saper gestire le difficoltà e trovare un certo equilibrio. A 22 anni non è semplice. Vlahovic deve lavorare, stare calmo e imparare a convivere con la pressione dei grandi club. E anche con le critiche. Le qualità di Dusan non di discutono, ha tutto per diventare un attaccante di primo livello".