Gerard Piqué oggi si è concesso a una lunga intervista in occasione del Marca Business Sport Forum per discutere del futuro del calcio, sia in Spagna sia in tutta Europa. Si è parlato anche di Superlega, arrivando a citare club italiani come la Roma. Di seguito le parole dell'ex capitano del Barcellona.
"Il calcio ha bisogno di modernizzarsi, ma è molto complicato perché ci sono le federazioni, la UEFA, la FIFA... Ed è molto complicato cambiarlo come facciamo noi nella Kings League. Poi il modello calcio è arrivato ad un limite. La gente è stanca di pagare tanto per il calcio per quello che dà ora", ha detto Piqué al Marca Business Sport Forum
Piqué: "Sono contro la Superlega, ma il calendario va cambiato"
Ancora Piqué, parlando in maniera specifica della Superlega: "La Superlega è un campionato chiuso e io sono contrario a questo. Una Superlega da 14 o 16 squadre, con tante che rimarranno fuori, club come Aston Villa, West Ham, Betis, Siviglia, Roma... Tutte quelle squadre avrebbero valore zero. E i campionati non esisterebbero più. Alla fine le grandi guadagnerebbero molto valore, ma si distruggerebbe una parte importante del calcio".
Prosegue nel discorso: "Sono squadre forse di secondo livello ma hanno una massa enorme di tifosi e non ci sarebbero più a lungo termine. Se riduci il calendario continui a giocare e il tuo futuro dipende dai risultati che ottieni. Il merito sportivo deve prevalere ed è per questo che io sono contrario alla Superlega, ma penso che dobbiamo cambiare il calendario".
Infine, per chiudere l'argomento Superlega: "Penso che vedremo dei cambiamenti, non so fino a che punto saranno drastici. Quello che mi è chiaro è che, nonostante quello che Barça e Madrid stanno cercando di fare con la Super League, almeno la gente si renda conto che con questa linea non possono continuare".