E' stato il primo 2005 a esordire in Serie A con la maglia della Fiorentina. Dopo i minuti finali della gara al Maradona contro il Napoli a 18 anni e 230 giorni, per Pietro Comuzzo è arrivato anche l'esordio a livello internazionale ai gironi di Conference League contro il Cukaricki. Con l'infortunio a Kayode, Italiano lo ha preferito a Pierozzi, reduce anche lui da un infortunio, e lo ha schierato terzino destro nel primo tempo per poi spostarlo al centro nella ripresa. Non proprio la sua posizione naturale quella di esterno basso, ma che conosce bene, visto che anche Alberto Aquiani lo aveva utilizzato in quel ruolo nella finale di Coppa Italia Primavera persa lo scorso giugno a Reggio Emilia contro il Lecce.
Dopo quella partita contro i giallorossi, Comuzzo è stato convocato dalla Nazionale U19 per uno stage a Coverciano in vista dell'Europeo di categoria, salvo poi non essere inserito nella lista definitiva da parte di Bollini. Per quella missione a Malta che ha rivisito gli azzurrini vincere in finale contro il Portogallo con gol proprio di Kayode. L'estate di Comuzzo è proseguita al Viola Park, agli ordini di Italiano come quarto centrale alle spalle di Martinez Quarta, Milenkovic e Ranieri. E l'ex Pordenone ha dato buoni segnali in quanto a solidità e personalità contro il Newcastle, al fianco del serbo.
Studente al Liceo Scientifico-Sportivo e ragazzo serio, lo descrive così chi lo conosce bene. Alto 185 cm e nato a San Daniele del Friuli, Comuzzo ha iniziato all'età di 6 anni nel Tricesimo, insieme al fratello Francesco, e dopo 4 anni sono passati entrambi prima all’Udinese e poi al Pordenone nel 2019. Nel 2021 è arrivata la chiamata della Fiorentina, ed entrambi si sono trasferiti in riva all'Arno, ma dopo una stagione è rimasto solo Pietro. Con la Primavera di Aquilani ha vintola Supercoppa Primavera contro l'Inter a Monza entrando nel finale.
Pochi settimane dopo quel successo, per Comuzzo è arrivato il momento più difficile: la scomparsa della madre a causa di un tumore. Pietro però non ha mollato e a marzo la Fiorentina gli ha fatto firmare il primo contratto da professionista, fino al 2025 con opzione per un'ulteriore stagione. "L'esordio in Serie A è per me un sogno che si realizza, non avrei mai e poi mai creduto che questo potesse avvenire a soli 18 anni e per di più in una partita così importante. Un pensiero particolare va a tutta la mia famiglia che mi ha aiutato a crescere nella maniera giusta sin da piccolo: questa giornata è soprattutto merito loro. Devo ringraziare anche la società che crede tantissimo nel settore giovanile e mister Italiano che mi ha dato tantissima fiducia", aveva dichiarato dopo l'esordio contro gli azzurri. Con Comuzzo salgono a 3 i giovani della Primavera fatti esordire da Italiano in questa stagione. L'ennesima conferma della grande attenzione della società viola per quanto riguarda il proprio settore giovanile.