Andrea Cocco è finalmente tornato ad alti livelli, quelli che ci si aspettava raggiungesse qualche anno fa. Ma a causa di innumerevoli infortuni ha dovuto restare lontano dal campo per molto tempo.
I riflettori però si sono riaccesi su di lui, soprattutto dopo la doppietta rifilata nell’ultima giornata di B con il suo Pescara ai danni del Livorno. La "fine di un incubo", come lui stesso ha confessato alla Gazzetta dello Sport. “Mi sentivo in debito con la gente di Pescara. Non hanno visto il vero Cocco fino adesso. Per questo sono rimasto. Volevo e voglio essere decisivo qui”. L’ultimo gol risaliva addirittura a sedici mesi fa. Un’infinità, per un attaccante di questo livello. Cocco ha pazientato ed ha dovuto anche subire pesanti critiche, ma si è rialzato e ora è tornato più in forma che mai. “Dentro di me sapevo di non essere affatto finito e volevo fare una grande stagione. Lo scetticismo di molti è stato uno stimolo in più”.
Cocco ha le idee ben chiare sul futuro e sul proseguimento della stagione: “Voglio arrivare in doppia cifra e aiutare il Pescara ad essere la mina vagante del campionato”. Da zero a cento, insomma. Non lo dice espressamente, ma dentro di se l’attaccante classe 1986 punta a vincere la classifica marcatori della sere B, anche se troverà una concorrenza spietata davanti a sè: “Vido è partito fortissimo, Di Carmine da anni sta andando forte, e per finire occhio a Galabinov”. Nessun rimpianto, anche se Cocco poteva approdare nella nostra serie A già da diverso tempo, con un pizzico di continuità ed esperienza in più. C’è tempo per parlare anche del suo tempo libero: “Gli arrosticini pescaresi mi hanno conquistato. Sono incredibili. Ho una passione per il cinema e i film di Denzel Washington. Poi con Balzano, Mancuso e Fornasier abbiamo formato un gruppo di giocatori PlayStation. Sfidiamo tutti on line in battaglie all'ultimo sangue a Call of Duty”.
L'intervista completa sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi...