Nei tempi supplementari della finale di Coppa Italia poi vinta dall'Inter (conclusi sul 2-2 i tempi regolamentari), l'ha risolta Ivan Perisic con una doppietta. Più volte il croato, nell'arco di questa stagione, si è rivelato una pedina fondamentale nello scacchiere di Simone Inzaghi. Una pedina che, però, il club nerazzurro rischia di perdere.
Infatti, l'esperto esterno croato ha il contratto in scadenza (30 giugno 2022). Manca solo un mese e mezzo prima di diventare un "parametro zero" che farebbe gola a tante squadre. Vero è che l'Inter e Perisic trattano già da un po' per il rinnovo di contratto, ma le parti non sono arrivate a un punto d'incontro.
I retroscena della trattativa
Tre finora i meeting totali tra la dirigenza nerazzurra e il calciatore, sempre accompagnato dal padre in queste occasioni: il primo lo scorso novembre, in cui la società lasciò anche libero il croato di trovare una nuova opportunità sul mercato, per cercare di ottenere l'ingaggio chiesto altrove; l'ultimo nella mattinata di mercoledì 11 maggio, in cui l'Inter ha alzato la sua proposta.
La società aveva chiesto al giocatore di attendere la fine della stagione per discutere meglio la faccenda e per provare ad assecondare le sue richieste. Una decisione che non è andata davvero giù al calciatore (QUI il suo sfogo). Adesso, il momento è arrivato: si è tornati a parlare del (possibile) nuovo contratto.
Perisic-Inter, le richieste delle due parti per il rinnovo
Parlando di cifre, Perisic continua a chiedere all'Inter un biennale con opzione per ulteriore rinnovo da 6 milioni di euro netti l'anno. L’Inter, invece, nell'ultimo incontro, è arrivata ad offrirgli 4,5 milioni per due stagioni secche, senza opzioni, siccome il calciatore ha 33 anni e - per quanto sia indubbiamente forte - ormai è difficilmente cedibile. Il calciatore, però, non è contento della proposta: desidera un aumento maggiore rispetto al contratto da 4 milioni annui firmato nel 2017.
L'Inter è ancora fiduciosa di trattenerlo e di riuscire a rinnovare il suo contratto per altri due anni - nonostante lo sfogo di ieri -, ma dovrà limare un po' verso l'alto la sua proposta. Ovvio è che starà sempre al giocatore decidere se accettare o meno la prossima offerta del club, con possibile rilancio verso l'alto.