Tanti nomi dopo l’esonero di Dionigi per la panchina del Brescia. Alla fine, però, Cellino ne ha scelto uno a sorpresa: quello dello spagnolo Pep Clotet, conoscenza nata ai tempi del Leeds. Allenatore da quando aveva vent’anni, passione per il suo lavoro e per lo sviluppo dei talenti. Ha lavorato come opinionista di Sky Sports UK per le partite della Liga e ha anche collaborato con Marca. Tra Spagna, Scandinavia e Inghilterra, una carriera che ora ripartirà da Brescia.
Il rapporto con Cellino, Birmingham e Jude Bellingham
Come detto, il rapporto tra Pep Clotet e Cellino si deve ai tempi del Leeds, quando Cellino ne era presidente e Clotet faceva da vice a Garry Monk. Quest’ultimo, ex difensore, si è ritirato nell’aprile 2014 con la maglia dello Swansea, dopo esserne diventato allenatore il 4 febbraio dello stesso anno (mentre giocava ancora) dopo l’esonero di Luadrup. Come vice scelse proprio Clotet, promuovendolo dall’Academy del club. Lo spagnolo ha poi continuato a seguire Monk negli anni successivi: prima è stato suo vice appunto al Leeds, poi nel 2017 è diventato allenatore dell’Oxford United e infine ha di nuovo affiancato Monk al Birmingham City nel 2018.
Di quest’ultimo club Clotet è poi diventato allenatore (dopo l’esonero di Monk) dal luglio 2019 al luglio 2020, data in cui ha risolto consensualmente il proprio contratto “per esplorare nuove opportunità da allenatore”. È stato lui peraltro a far esordire Jude Bellingham, ragazzo dei record ora al Dortmund, in prima squadra a 16 anni. L’occhio, di sicuro, c’è.
Gli inizi e una passione precoce
Un percorso che però è partito tempo prima. Clotet, classe ‘77 nato a Barcellona, ha iniziato la propria carriera da calciatore nei dilettanti dell’Igualada. Ma stare in mezzo al campo non lo ha mai fatto impazzire, meglio dirigere e guidare da fuori la squadra: a soli 20 anni, infatti, ha scelto di diventare allenatore. Inizia da professionista nel Cornellà (la squadra che lo scorso gennaio ha eliminato l’Atletico Madrid dalla Copa del Rey) per poi trasferirsi nelle giovanili dell’Espanyol a 27 anni. Due stagioni dopo torna in Catalogna, al Figueres, ma l’avventura in terza divisione dura solo 9 partite prima di tornare all’Espanyol. Qui viene promosso come allenatore della squadra riserve, ma anche stavolta viene esonerato dopo poche gare a causa dei non ottimi risultati.
Tra Svezia, Norvegia e il ritorno a casa
Basta Spagna, Clotet decide di affrontare una nuova avventura all’estero. Prima la Svezia, dove con il Malmö vince il campionato da assistente di Roland Nilsson, per poi diventare allenatore dell’Halmstads. Qui però non arriva agli obiettivi sperati, e nel 2011 si trasferisce in Norvegia, al Viking FK, come vice. Il gelo della Scandinavia non lo convince, meglio tornare in patria: nel 2012 ecco l’Atlético Malagueño (squadra riserve del Malaga) credere in lui. È un momento di crisi per il club spagnolo, ma Clotet aiuta la squadra facendo esordire e crescere tantissimi talenti del settore giovanile.
Da lì l’arrivo allo Swansea, in Premier League, e l’inizio delle varie avventure inglesi tra cui quella col Leeds. Cellino in questi anni non sembra averlo dimenticato, e ora gli affiderà la panchina del Brescia. Clotet e l’Italia, un nuovo paese dove cercare di affermarsi. 18 anni dopo Guardiola, ecco un altro Pep a Brescia. Stavolta in panchina.