Patrick Ciurria e la promessa al cugino scomparso: un viaggio senza fermate né confini
Andrea Molinari 3 Febbraio 2023La storia di Patrick Ciurria raccontata dalla sorella Alessandra ai microfoni di gianlucadimarzio.com

“Quanto ho pianto quando ho saputo dell’esito positivo ma con il tempo mi sono abituata…”. Patrick, o Kino come lo chiama Alessandra, è sempre stato un ragazzo con i piedi per terra: “Ha sempre pensato a noi. Appena nato mio figlio, Matias, gli aveva dedicato un gol. Anche alla prima rete con il Monza aveva esultato per lui”. Spezia, un brutto infortunio al menisco e al crociato (senza mai pensare di mollare), Sudtirol, Siena, Pordenone, una piccola parentesi con l’Italia U19 e U20 e l’arrivo alla corte di Berlusconi e Galliani e chissà la speranza di una chiamata in Nazionale: “Ma lui non guarda mai troppo oltre”.
Una carriera per il cugino Antonio sulle note di ‘Destinazione paradiso’
Anzi, da ormai quindici anni continua a crescere con qualcuno che lo guida dall’alto: “Abbiamo perso un cugino nel 2007, era praticamente un nostro fratello maggiore. Ha fatto un incidente stradale e purtroppo è morto sul colpo. Patrick aveva 12 anni ed è quello che ha sofferto di più… Erano sempre insieme a giocare, un fratello maggiore. Si chiamava Antonio. Il numero 84 è dedicato a lui, il suo anno di nascita. Ha portato bene: Antonio suonava spesso con la chitarra suonava ‘Destinazione paradiso’ di Gianluca Grignani e quando l’anno scorso il Monza è salito in Serie A, sul pullman dei festeggiamenti c’era la scritta DestinAzione ParAdiso. Poco prima di lasciarci aveva chiesto a Patrick di fare due tiri a pallone ma doveva andare allenamento e lui gli disse ‘Bravo, allenati perché un giorno diventerai un grande campione’ “.

In mezzo una vita, una presenza costante in un viaggio che sembra essere senza fermate né confini.