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Data: 16/11/2024 -

Fiorentina, Palladino: "Non sarà facile, ma vogliamo restare in alto a dare fastidio"

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L'allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino ha rilasciato una lunga intervista a "La Repubblica" in cui parla del momento della sua squadra
L'allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino ha rilasciato una lunga intervista a "La Repubblica" in cui parla del momento della sua squadra

Dopo una partenza a ritmo rallentato, la Fiorentina di Raffaele Palladino non si è più fermata in campionato, ottenendo sei vittorie consecutive e il secondo posto in classifica a una sola distanza dal Napoli capolista. I viola, dopo aver cambiato diverse pedine del proprio scacchiere e la guida tecnica, sembrano aver trovato una nuova quadra, che sta portando risultati ed entusiasmo alla piazza. Di tutto questo ha parlato e molto altro ha parlato Palladino in una lunga intervista rilasciata a "La Repubblica".

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Fiorentina, le parole in intervista di Raffaele Palladino

Un momento di forma incredibile per la squadra di Palladino, che ha così commentato questo periodo positivo: "Dopo il primo periodo di assestamento abbiamo trovato la giusta quadra e il merito è tutto dei miei calciatori, per quello che fanno durante gli allenamenti. L'ambizione portata dai nuovi, ancor di più da chi proviene da grandi club, ci sta portando questa mentalità. Vogliamo dare fastidio ma non sarà facile restare in alto visti i molti altri club più attrezzati. Ho dato una settimana di pausa ai ragazzi? È vero, lo meritavano, ma non sono proprio in vacanza".

 

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Credits: Federico Piovesan

Su alcuni singoli ha poi continuato: "De Gea, Gosens, Kean, Bove, Cataldi e Adli hanno tutti portato la mentalità che serviva a questa squadra, per questo devo ringraziare il club. Moise l'ho voluto io, è stato il primo che ho chiamato, ha grande mentalità e riesco a capirlo subito. La clausola da 52 milioni? Se qualcuno arriva a pagarla vuol dire che è stato fatto un grande lavoro, ma noi pensiamo al presente e a godercelo. Comuzzo? È un grande difensore, ha talento ma ora arriva il difficile, dato che non lo consideriamo più un giovane ma un nazionale. Gudmundsson? Sapere che la squadra ha fatto bene senza il calciatore più pagato ci dà ancora più valore. Lo aspettiamo".

 

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Su tifosi e società, l'allenatore della Fiorentina ha infine concluso: "I tifosi sono unici, sono sorpresi da questo momento ma non abbiamo ancora fatto niente e nei momenti di difficoltà avremo bisogno di loro. Commisso? Lo sento sempre dopo le partite. Ranieri? Sono sicuro che a casa sua farà molto bene".



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