Con il sorriso sulle labbra di chi sta iniziando una nuova impegnativa avventura con il giusto entusiasmo, Giovanni Giammarva, nuovo presidente del Palermo, si è raccontato in una lunga intervista al Corriere dello Sport. Il neo numero uno rosanero ha iniziato raccontando il suo primo incontro con Maurizio Zamparini: "Quando mi chiese di fare il presidente risposi di no perché non gradivo stare sotto la luce dei riflettori. Lui non mollò. E intanto crescevano stima e amicizia. Fino al momento in cui cambiai idea. Perché? Zamparini è persona generosa, intelligentissima, un pò vulcanica ma gradevole, inoltre il Palermo non poteva essere abbandonato. Chiamatelo spirito di servizio o garanzia per tutti, Tribunale incluso". Giammarva ha poi parlato della sue esperienze al Barbera e di cosa lo ha precisamente colpito: "Cosa mi ha colpito? I pranzi offerti ai vip nell'intervallo delle partite! Veri capolavori. Scherzo, ovviamente. Può esserci vita senza ironia? Diffido delle persone che non ridono. Mi hanno emozionato i virtuosismi di Coronado. Vedendo certe giocate ho provato una sensazione di gioia. Le mie figlie vanno allo stadio con sciarpe e colori rosanero. Io mi astengo per pudore ma ne avrei voglia. Mi sta piacendo e so che da presidente debbo avere un rapporto intenso con la città, i tifosi, i giocatori, le istituzioni". L'intervista integrale sul Corriere dello Sport.
Data: 11/01/2018 -