Daniel Osvaldo senza peli sulla lingua, ancora una volta. In un'intervista rilasciata al medio argentino Tnt Sports l'ex attaccante di Fiorentina e Roma ha parlato della sua carriera tra passato e futuro con la sua consueta franchezza. Tra i bersagli c'è stato anche Cesare Prandelli, con cui ha avuto un rapporto complicato dopo l'esclusione dal Mondiale del 2014.
"Ho fatto 6 o 7 gol nelle qualificazioni, ero il titolare e avevo la maglia numero 10 ma mi lasciò fuori perché i giornali gli dicevano che io ero argentino e andava convocato qualcun altro. Spero stia passando male la quarantena, quando mi chiamò per andare al Galatasaray gli dissi che non avrei accettato nemmeno pr 50 milioni. La cosa brutta è stata che ho scoperto sui giornali di non essere convocato, non mi ha neanche chiamato, ci sono rimasto malissimo, sono finito a piangere, volevo morire perché meritavo di andare in Brasile" le parole di Osvaldo.
E a proposito di scelta di nazionale, Osvaldo ha raccontato anche che Sabella ha provato a portarlo a giocare per l'Argentina. "Mi aveva chiamato ma già ero nel giro della nazionale italiana, gli dissi che se mi avesse chiamato prima avrei accettato, ma è normale rifiutare quando non ci si muove in tempo".
E tra gli allenatori che l'hanno chiamato c'è stato anche Diego Armando Maradona, il primo a tentare di convincerlo a tornare a giocare dopo il momentaneo addio. "Ho fatto una videochiamata con Maradona, ma in quel momento non volevo tornare a giocare, non gli dissi né di sì né di no, poi non ci siamo più sentiti. Abbiamo un grande rapporto, se dovesse chiamare di nuovo, chissà..."
E a proposito di possibili chiamate non nega di non saper resistere a una nuova chiamata del Boca. "Per ora resto al Banfield, ma se chiama Riquelme come faccio a rifiutare?"