Victor Osimhen ha rilasciato una lunga intervista al format nigeriano "Flow with Korty" parlando della sua storia e di come sta vivendo la sua esperienza in Italia. In particolare, l'attaccante del Napoli ha ricordato il brutto infortunio rimediato nello scontro aereo con Skriniar nel novembre 2021: "La palla stava arrivando e volevo prenderla di testa. Il difensore dell'Inter mi ha colpito sullo zigomo e mi hanno operato. Ero molto spaventato, pensavo mi avessero sfregiato. È stato un infortunio quasi fatale, ma ringrazio Dio per essere ancora vivo".
Osimhen: "Quando sono arrivato a Napoli dicevano che era un campionato troppo fisico per me"
Victor Osimhen, poi, ha svelato un curioso retroscena sul suo arrivo in Italia: "Quando sono arrivato a Napoli mi dicevano che non avrei segnato nemmeno quattro gol in Serie A, perché era un campionato troppo fisico per me. Ma io ho sempre risposto: 'conosci le mie abilità?'.
Quando mi dicono una cosa del genere, anche se non so bene come fare, voglio essere sicuro di imparare a farla ed accolgo la sfida per dimostrare che sono in grado".
In conclusione, l'attaccante del Napoli ha raccontato cosa ha fatto con i primi soldi guadagnati come calciatore: "Con i primi guadagni ho regalato una casa a mio padre. Portare il nome della mia famiglia sulle spalle ogni volta in campo mi inorgoglisce. Mi considero una leggenda, ma non per i gol o per i trofei vinti, solo perché con il calcio ho potuto aiutare la mia famiglia, è la più grande vittoria per me".