Dagli amatori ai gol alle big: Ollie Watkins fa volare l'Aston Villa
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Data: 09/11/2020 -

Dagli amatori ai gol alle big: Ollie Watkins fa volare l'Aston Villa

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Ollie Watkins. Uno dei più promettenti attaccanti inglesi. 24 anni ed è uno dei tesori di un Aston Villa che vola. Sei anni fa giocava nel campionato amatoriale. Oggi fa tremare le più grandi squadre di Premier Leauge. Tre gol al Liverpool, due all’Arsenal. E si è scoperto punta quasi per caso.

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"Sarà il nostro nuovo attaccante"

Settembre 2019. Neal Maupay è la stella del Brentford. L’attaccante francese è conteso da alcuni club di Premier League. A quattro giorni dalla fine del mercato viene ceduto al Brighton & Hove, per 20£ milioni. Il Brentford perde un pezzo importante in attacco: per farvi capire, Maupay in Premier League segna al primo tiro della sua prima partita. L’assenza di uno così, in attacco, potrebbe farsi sentire. Il Brentford, però, non acquista nessuno. In quattro giorni era alto il rischio di comprare un giocatore in fretta, col rischio di sbagliare investimento. Le soluzioni, poi, le hanno trovate in casa. Sapevano di averne alcune interessanti: “Ollie Watkins sarà il nostro nuovo centravanti”, lui che era nato come centrocampista offensivo e il cui ruolo prediletto era quello di esterno alto.

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Non avrei mai pensato di giocare attaccante perché ero sicuro che, se fosse partito Maupay, ne avremmo comprato un altro. Invece è toccato a me farlo: in realtà, mi sto divertendo un sacco a giocare da centravanti”. Non solo lui si divertiva, ma anche i suoi tifosi. Impossibile il contrario, vedendolo giocare. E segnare: nel suo primo anno da punta, Ollie Watkins segnerà la bellezza di 25 reti in 46 partite, con la media di un gol ogni 165’. Numeri impressionanti per un campionato, la Championship, che è lungo e pieno di difficoltà. Watkins, invece, si è subito scoperto grande attaccante. Per caso, ma neanche più di tanto, visto che - anche quando ricopriva il ruolo di centrocampista offensivo -  aveva dimostrato di vederla piuttosto bene, la porta. Thomas Frank, l’allenatore che lo ha scoperto centravanti, ci aveva visto lungo.

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Mai l'Aston Villa spese così tanto

Watkins, dopo una stagione ricca di gol e giocate di alta classe, è stato ceduto all’Aston Villa neopromosso. Un affare da 28£ milioni: è l’acquisto più costoso della storia del club (dati transfermarkt). “È uno dei talenti più ricercati in Inghilterra. Non vediamo l’ora di vederlo segnare con la nostra maglia”, spiegò Dean Smith, il manager dei villans, nonché ex allenatore di Watkins al Brentford. Anche in quel caso, fu proprio Smith a consigliarlo ai suoi dirigenti, quando vestiva ancora la maglia dell’Exeter City, in quarta divisione.

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Devastante con le grandi

I due si conoscono, la fiducia è reciproca e Watkins vola: dieci partite tra campionato e Carabao Cup e già otto gol totali. Anche belli. Anzi, quelli gli riescono meglio: “Devo ancora imparare a fare gol di rapina, essendomi scoperto attaccante da poco. Mi piace arrivare in corsa, da dietro, e calciare da fuori area. È un po’ questa la mia forza, ma se sei un attaccante devi imparare anche a fare i tap-in. Di testa, di ginocchio, l’importante è che la palla entri. Per me quelli sono i gol più difficili, ma sono contento di averne già messi a segno alcuni”, spiegherà.

Dagli amatori alla Premier League. Nel mezzo, solo sei anni. Una crescita esponenziale per un ragazzo che non vuole più fermarsi. Tripletta al Liverpool, doppietta all’Arsenal (di cui è da sempre tifoso): Ollie Watkins sa far male anche alle grandi.

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Dopo la sosta, l’Aston Villa incontrerà il Brighton & Hove. Watkins, quindi, incontrerà nuovamente Neal Maupay, il suo ex compagno al Brentford la cui partenza gli spianò la strada per scoprire la sua vera dedizione: quella da punta, quella da bomber. Due destini incrociati, due ex compagni che si ritrovano. Scambieranno qualche parola prima della partita, per ricordare gli anni passati vissuti insieme, e strappare così qualche sorriso. Poi, occhi sul pallone. E sulla porta avversaria. La testa sarà concentrata solo lì. Di testa, di spalla o di ginocchio: l’importante è che la palla entri. E che l’Aston Villa continui a volare, spinta dal suo nuovo bomber.



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