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Olanda, de Boer si è dimesso: “Obiettivo mancato e troppa pressione”

Dopo una riunione con il suo entourage e la Federazione, l’ormai ex ct ha annunciato la sua decisione di lasciare la Nazionale con effetto immediato

Frank de Boer non è più l’allenatore dell’Olanda. Dopo la sconfitta negli ottavi di finale contro la Repubblica Ceca, l’allenatore 51enne ha comunicato la propria volontà di interrompere in anticipo l’avventura alla guida degli Oranje. 

 

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L’annuncio è arrivato nel pomeriggio da parte della Federazione olandese, la KNVB: il contratto prevedeva il raggiungimento di un posto nei quarti di finale (IL QUADRO) e non verrà rinnovato. 

Il comunicato dell’Olanda

“Dopo le consultazioni a Zeist tra Nico-Jan Hoogma, Eric Gudde, Frank de Boer e il suo agente Guido Albers questo pomeriggio, è stato deciso che entrambe le parti si separeranno con effetto immediato. Frank de Boer ha annunciato che non vuole continuare, il che è anche in linea con il contratto in essere tra le due parti, che richiedeva un piazzamento nei quarti di finale. Tale contratto non sarà rinnovato”. 

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Le parole di de Boer

Frank de Boer ha spiegato così la sua decisione: “In previsione della mia valutazione, ho deciso di non continuare come allenatore della Nazionale. L’obiettivo non è stato raggiunto, questo è chiaro. Quando sono stato contattato per diventare il ct nel 2020, ho pensato che fosse un onore e una sfida, ma ero anche consapevole della pressione che avrei avuto dal momento in cui sono stato nominato”. 

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“Questa pressione – prosegue – sta solo aumentando ora, e non è una situazione salutare né per me né per la squadra in vista di una sfida così importante per il calcio olandese come la qualificazione alla Coppa del Mondo. Voglio ringraziare tutti, ovviamente i tifosi e i giocatori. I miei complimenti anche al management che ha creato un vero e proprio clima sportivo qui nel campus”.