Una notte per conquistare il Benfica e l’Europa. Novanta minuti, il tempo che è servito a Darwin Nunez per mettere a segno una tripletta all’esordio in Europa League. Gol decisivi per la vittorie del Benfica, in Polonia, contro il Lech Poznan per 4-2.
Eppure non si tratta della prima tripletta in carriera di Nunez , uruguaiano classe 1999, che, nel luglio 2019, prima di approdare in Europa, segnò tre gol con la maglia del Penarol contro i Boston River, nel Torneo Intermedio uruguaiano, lì dove tutto è iniziato. Nunez è nato a Artigas, una piccola città uruguaiana al confine con il Brasile, che spesso deve fare i conti con le inondazioni. Un’infanzia difficile, frutto dei problemi economici della famiglia, tanto che il piccolo Darwin restava a scuola per poter mangiare.
Poi a 14 anni la svolta, il passaggio al Penarol. Il sogno, però, rischiò di infrangersi ben presto visto che a 16 anni, vicino al debutto in prima squadra, Nunez si ruppe prima il crociato e poi il ginocchio. Quasi due anni senza vedere il campo, ma la svolta arriva nel 2019 quando riesce a mettersi in mostra nel Mondiale U20 dove segna due gol.
Qui l’interesse dell’Almeria, che lo porta in Europa, ma anche del maestro Oscar Tabarez che lo convoca nella nazionale maggiore dove segna all’esordio, un anno fa, in amichevole contro il Perù. In Segunda division spagnola segna sedici gol in 30 presenze, attirando a sé l’attenzione non solo del Benfica, ma anche del Napoli. A chiudere la trattativa, però, sono i portoghesi.
Il suo passaggio dall’Almeria al Benfica è stato da record per entrambe le società. Per i portoghesi, infatti, si tratta del giocatore più costoso della storia (24 milioni di euro); per l’Almeria, invece, oltre ad essere stata una cessione particolarmente remunerativa (un anno prima era costato circa 6 milioni di euro) si è trattata della cessione più cara della storia della Segunda Division spagnola.
Un periodo positivo per l’attaccante che, nonostante non abbia ancora trovato il primo gol in campionato, ha collezionato cinque assist in quattro partite di Primera Liga. Adesso le reti in Europa, le prime con la maglia del Benfica, con un obiettivo: non fermarsi più.
Nunez, infatti, è stato paragonato più volte al connazionale Cavani. A dirlo anche l’ex Napoli Gargano, suo compagno di squadra al Penarol. E pensare che Cavani era ad un passo, questa estate, proprio dal Benfica che oggi si gode un piccolo Matador.