Solo 161' giocati, una palla che di entrare non ne vuole proprio sapere. Per Milik non è stato un avvio di stagione semplice, anzi. Ancora a secco di gol, il che per un attaccante è negativo già di per sè. Poi qualche critica e l'arrivo di Llorente, che ha aumentato la concorrenza: "Ma sono felice che un giocatore del genere sia arrivato da noi - ha detto in esclusiva al portale Przeglad Sportowy - è molto esperto, da lui posso imparare tanto. Gioca bene con la testa, si lancia in duelli con i difensori. La concorrenza non ha mai fatto del male a nessuno".
Milik è tornato poi a parlare di sè stesso, delle difficoltà: "Non gioco da un mese, mi manca fiducia nei miei mezzi. Per un attaccante non è mai facile quando non segna ma la forma migliore arriverà. Non ha senso trovare scuse, devo conquistarmi il posto". Le critiche, soprattutt quelle che provengono dai social, complicano il tutto: "Spengo il telefono, questo è l'unico modo per non impazzire - ammette - mi interessa l'opinione dell'allenatore, della squadra, della famiglia e del tifoso. Non quella di chi scrive dietro uno schermo".
Chiosa finale sulla tattica, su dove si trova meglio nel modulo di Ancelotti: "Sicuramente in mezzo all'attacco. Penso che la nostra impostazione ottimale sia Insigne e Mertens che giocano sui lati dell'attaccante centrale. Questa è la mia posizione ideale in base alle caratteristiche che ho sviluppato nel tempo. Durante gli allenamenti faccio del mio meglio per convincere l'allenatore, ma alla fine sceglie lui la formazione da mettere in campo".
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