Nella giornata odierna (26 luglio) il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, è intervenuto in conferenza stampa direttamente dal ritiro di Castel di Sangro. Il difensore della Nazionale ha parlato di diversi argomenti, tra cui la scelta di restare in azzurro.
Napoli, le parole di Di Lorenzo
Il capitano azzurro ha cominciato parlando dell'atmosfera che si respira in questi primi giorni di ritiro: "C'è grande entusiasmo, mi hanno accolto bene anche dopo questa vicenda. Volevo mettere un punto per ripartire al meglio, so che una parte dei tifosi può avere dei rancori verso di me, starà a me riguadagnare la loro fiducia, soprattutto con chi è arrabbiato ancora con me".
"Bisogna parlare poco e dimostrare con i fatti, con le prestazioni in campo. Ho voglia e entusiasmo per ripartire tutti insieme, ci aspetta una stagione difficile ma importante", ha proseguito il difensore.
Di Lorenzo ha chiarito perchè non ha potuto esporsi prima sulla questione inerente una sua presunta richiesta di essere ceduto: "Sono contento di poter parlare, non era per coraggio ma perché avevo vincoli, non potevo farlo prima. Ci sono stati momenti di nervosismo dopo una brutta annata, ma quello che mi interessa in questo momento è che a bocce ferme la mia volontà è stata quella di voler restare a Napoli e lo faccio con grande voglia ed entusiasmo".
Sui rapporti con i propri compagni: "Non ho mai avuto problemi con i compagni di squadra. Sono stati giorni faticosi perché il mister fa lavorare tanto. Ripeto, sono nel posto giusto e dove voglio essere, questo è l’importante”.
Riguardo all'importanza che ha avuto Conte sulla sua permanenza: “Col mister ho parlato varie volte in questo mese. Lui ha svolto un lavoro importante, come il direttore ed il presidente. Ma voglio chiarire che non sono rimasto per Conte, ci tengo a metterlo bene in chiaro, sono rimasto a Napoli perché volevo restare. Tante dinamiche che sono successe a me ed i miei compagni nella scorsa stagione non ci saranno, è una gestione importante che viene da squadre importanti. Non sono rimasto per l’allenatore, sono rimasto perché sto bene a Napoli, le persone che conosco sanno quanto ci tengo a giocare per questa squadra”.
Sul ruolo che avrà nel Napoli quest'anno: "Posso giocare sia come braccetto sia come quinto, poi deciderà il mister come utilizzarmi. Sembra che per voi non ho più gamba o forza, vedrà l'allenatore dove usarmi, io darò il massimo in ogni posizione".
A proposito del coro che gli hanno riservato i tifosi: "Speravo in un'accoglienza del genere dei tifosi, mi hanno sempre dimostrato attaccamento, fa piacere il coro "c'è solo un capitano". Darò il massimo per riportare il Napoli dove deve competere".
Ancora su Conte: "So che il mister ha una personalità forte, con lui cambierà la gestione in campo e fuori. Abbiamo anche un nuovo ds, tutto sta andando nel verso giusto. Conte ha raccolto ottimi risultati, dobbiamo solo seguirlo per toglierci delle belle soddisfazioni".
Rigurado all'amore per Napoli: "Non ho mai avuto dubbi sull'amore che ho per il Napoli e per la piazza, è stata una cosa dettata dal nervosismo e dalla stagione che non andava. Abbiamo parlato con il club, mi sono preso del tempo e poi la voglia di rivalsa era maggiore di quella di andare via. Sono contento di essere rimasto".
Sulle vittime del crollo della Vela Celeste di Scampia: "Per le vittime di Scampia mando un abbraccio da parte da mia e della squadra, abbiamo chiesto se è possibile fare qualcosa".
Infine, sui fischi ricevuti da alcuni tifosi: "Ho provato dispiacere, i tifosi sono liberi di fischiare o applaudire. È stata un'annata storta, ma si è conclusa e ora ripartiamo uniti. Sono contento di ricominciare e zittire chi è andato oltre con qualche parola".