“La squadra andrà in ritiro fino a domenica”. La notizia alla prima frase la regala Aurelio de Laurentiis, anche se il ritiro azzurro era già nell’aria. “Non è un ritiro punitivo, ma costruttivo, è un ritiro per conoscerci meglio, indetto dalla società e non dall’allenatore”, ha specificato il numero uno azzurro alla Radio ufficiale del club.
“I calciatori devono continuare ad impegnarsi, a servire questa maglia, io non sono preoccupato dai 18 punti in classifica, questa squadra può dire ancora tanto. E non voglio nemmeno pensare al fallimento, però manca un po’ di concentrazione, quella voglia di superare le avversarie. A Roma c’era un’aria di bastonatura morale perché non avevamo Ancelotti in panchina, un provvedimento che mi ha avvilito. I tifosi non devono preoccuparsi, stiamo lavorando per voi. Ogni tanto c’è da prendere in mano il timone”.
Nessuna polemica, però, sui falli di mano di De Ligt. “Si fa presto a parlar male delle altre squadre, non mi preoccupo degli altri, penso all’onore dei miei calciatori e dei miei tifosi che vanno rispettati”, ha specificato ADL.
“Il problema arbitrale è complesso e serio, però non vuole essere affrontato. I cartellini gialli e rossi andrebbero dati anche agli arbitri e per ogni tempo gli allenatori dovrebbero avere a disposizione una chiamata VAR”, la proposta del numero uno azzurro. “Gli infortuni? Capitano nel calcio, dispiace rivedere Malcuit solo ad aprile, ma non possiamo farci troppo. A gennaio non interverremo sugli esterni, abbiamo altri elementi che possono giocare in quella posizione. Il mercato, però, si fa anche quando ci sono occasioni imperdibili che non ti vuoi far scappare”.
A cura di Gennaro Arpaia
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