Si annoiano tutti, figuriamoci lui. Che non hai mai voluto nascondere i suoi vizi e le sue abitudini, che per rendere al top ha sempre avuto bisogno di sentirsi a suo agio. Radja Nainggolan ha raccontato la sua quarantena sul profilo Instagram del Cagliari, in una diretta che l'ha visto protagonista di racconti di ogni tipo. Dalla sua routine di questi giorni ad alcuni aneddotti del passato - sportivi e non solo -, ecco di seguito le parole del centrocampista belga.
"MI ANNOIO TROPPO: OGNI TANTO MI IMPROVVISO DJ"
"Rimanere a casa non fa per me, dopo tutto questo tempo sul divano credo di voler giocare fino ai 50 anni. Come mi alleno? La società ci ha dato delle bici, ma non è comunque l'ideale per me. Devo tenermi in forma ma io a casa non ero abituato a nessun tipo di allenamento. Quando finirà tutto, voglio fare serata come ai bei tempi. Quanto alle mie giornate tipo... non vi posso dire a che ora vado a dormire. Ogni tanto faccio il dj, gioco alla Playstation. Cucinare? No, al limite preparo la carne".
"UNA VOLTA MI SCAMBIARONO PER UN TERRORISTA"
Calcio e quarantena, sì, ma non solo: "La moda è una passione che coltivo da sempre - ha spiegato il Ninja -, mi piace cambiare look ma con la cresta non mi vedrete più: dopo i 30 anni ho deciso di smettere. Di tatuaggi ne ho un sacco, molti però non mi piacciono più e li sto coprendo un poco alla volta. In Belgio mi scambiarono per un terrorista: la polizia pensava fossi un tipo sospetto e mi fermò per strada. Ma alla fine mi chiesero una foto".
"CAGLIARI? SIAMO ANCORA VICINI ALLE BIG"
"Idoli? A centrocampo ho avuto il piacere di giocare con un maestro come De Rossi, poi ammiro Modric e Seedorf, che da avversario non mi faceva toccare un pallone. Oggi dimostrano grande qualità anche Pjanic, Brozovic o Barella, che merita di stare in una grande squadra. Cagliari? Siamo partiti alla grande, è l'anno del Centenario e ci teniamo a regalare una gioia ai nostri tifosi. Siamo ancora lì, molto vicini alle grandi squadre, e se il campionato dovesse riprendere cercheremo di fare il nostro meglio".