Roma-Udinese, Mourinho: "Io sono nato bandito del calcio"
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Data: 26/11/2023 -

Roma, Mourinho: "Io sono nato bandito del calcio"

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Le dichiarazioni di Josè Mourinho dopo Roma-Udinese
Le dichiarazioni di Josè Mourinho dopo Roma-Udinese

Intervenuto ai microfoni di DAZN, José Mourinho ha analizzato la gara dell'Olimpico contro l'Udinese, terminata 3-1 per la Roma con i gol di Mancini, Dybala ed El Shaarawy. Per i friulani momentano pareggio di Thauvin.

Le dichiarazioni di Josè Mourinho dopo Roma-Udinese

In apertura Mourinho ha commentato la prestazione: "Se mi aspettavo un secondo tempo più tranquillo? È colpa nostra, era una partita facile da chiudere. Non l'abbiamo fatto e questo apre la porta alla reazione dell'avversario. Per fortuna il merito è anche nostro, la reazione è stata fortissima. La panchina oggi era piena di giocatori in grado di cambiare la partita, penso che coi cambi non ho fatto male e dopo i ragazzi in campo hanno avuto una risposta molto molto forte. Sembra che ci piace attaccare la porta della curva, sembra che vogliamo battere il record di gol e punti nei minuti finali, però in queste partite puoi perdere punti. Quando l'avversario è in difficoltà tu devi andare alla giugulare e finisce la storia, non l'abbiamo fatto".

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Dopo il terzo gol l'allenatore ha esultato abbracciando un raccattapalle: "Ho esultato per un gol che finisce la partita. Anche con i cambi che abbiamo fatto abbiamo perso potere difensivo, quindi anche quando mancano 10 minuti per giocare non è che la nostra organizzazione difensiva mi dava una grossa sicurezza. C'era da soffrire, il terzo gol finisce la partita e mi sono rilassato. Per fortuna era un bambino e non un poliziotto o una donna, perché è stato il primo che ho visto davanti a me".

Una vittoria difficile, ottenuta contro un avversario temibile: "A palla persa la transizione contro l'Udinese è dura. Hanno più gamba di noi, sono più intensi, più veloci. Soluzione? Non perdere tante palle, avere più sicurezza nel gioco, e abbiamo fatto anche questo bene. Ciò che mi dispiace è che nel primo tempo si sentiva la fragilità dell'avversario ed è lì che devi chiuderla".

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Può essere una soluzione anche dall'inizio l'attacco a 3 con Lukaku, Dybala e Azmoun? "È un po' sbilanciata perché la natura di Dybala e Azmoun non è di grande disciplina e organizzazione difensiva. Quando ne hai uno non perdi equilibrio, con due invece rischi. Azmoun ha il profilo del giocatore che io amo. Gli manca ancora qualcosina per essere il giocatore di Mourinho in fase difensiva e di transizione, però è un giocatore con una qualità pazzesca. Oggi avevo anche Aouar e Belotti in panchina per aiutare a cambiare qualcosa di più. Buona panchina".

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Una vittoria che però non deve illudere né i tifosi né l'allenatore: "Non ho grande fiducia nel nostro stato d'animo permanente. Siamo ancora una squadra con alti e bassi, qualche giorno sono sorpreso in modo negativo e non voglio fare festa. Voglio solo dire che se Renato torna e Smalling arriva forte a gennaio, andiamo con tutto e vediamo".

Come si fa a far esaltare la squadra? "Di solito tu nasci bandito, non è che ti fai bandito. Io sono nato decisamente bandito del calcio, cerco di influenzare e vediamo se ci riesco".



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