Dopo l'addio al Manchester United, José Mourinho è ripartito dalla squadra di BeIN Sport. L'allenatore portoghese è un nuovo opinionista della nota emittente televisiva, con il particolare divieto però di parlare dei Red Devils.
Nulla ha vietato allo Special One di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, soprattutto in risposta a chi gli ha fatto qualche critica nelle ultime settimane. “Voglio allenare ancora, appartengo a un calcio di alto livello e lì sarò ancora – ha dichiarato – Sono troppo giovane e sono nel calcio da molto tempo, tra due settimane faccio 56 anni e sono ancora giovane.
È molto facile giocare bene e non vincere, portare avanti idee senza risultati. La gente che vince e lo fa con continuità è un'altra cosa, perché c'è anche chi vince una sola volta e poi sparisce. Io appartengo a una categoria di allenatori con una carriera vincente, come Guardiola o Ancelotti”.
E sulla squadra più forte mai allenata, Mourinho non ha dubbi: “Devo rispondere l'Inter. Abbiamo vinto tutto, eliminando dalla Champions League il Barcellona, che all'epoca era la squadra più forte al mondo. Eravamo irrefrenabili, imbattibili. L'avventura al Manchester United? Chiudere la Premier 2017/2018 dietro il Manchester City è una delle imprese più belle della mia carriera. Qualcuno pensa che sia pazzo, perché poi ho vinto 25 titoli. Ma continuerò a sostenerlo sempre perché la gente non sa cosa c'è dietro le quinte”.
“Nel calcio moderno ci sono problemi tra manager e calciatori, adesso l'allenatore non è abbastanza potente nel confronto con quegli atleti che non sono professionisti esemplari. Ogni club deve avere un proprietario, un amministratore delegato, un direttore sportivo e un manager, che possano far fronte ai problemi”, ha concluso il portoghese.