Quando si è presentato ai microfoni del Bari lo ha chiarito fin da subito: “Potete chiamarmi Greg”. La faccia pulita e un atteggiamento sbarazzino in campo: praticamente il soprannome perfetto per uno come lui. Perché anche questa volta Morachioli ha messo la sua firma sui punti del Bari. Prima il gol vittoria in trasferta contro il Sudtirol, poi il doppio assist realizzato oggi con il Como, che ha consentito ai biancorossi di recuperare lo svantaggio di 0-2. Come sempre, lo ha fatto spaccando la partita con l’ingresso dalla panchina. Cheddira e capitan Di Cesare - autore del gol del pareggio al 92’ convalidato dopo la concitante attesa per il controllo del VAR – ringraziano ancora Morachioli.
Morachioli lo spacca-partite del Bari
Era partito in salita il pomeriggio del Bari, andato in svantaggio contro il Como per 0-2 dopo 26’ a causa dei gol di Ioannou e Cutrone. Poi Mignani ha deciso di giocarsi il suo solito jolly vincente. Dentro Morachioli - ancora galvanizzato dopo il gol-vittoria realizzato contro il Sudtirol nei minuti di recupero - e cambio del modulo, con il passaggio al 4-4-2. Una nuova soluzione dell'allenatore biancorosso, "inventata" proprio con l'arrivo e l'integrazione di Greg negli schemi della squadra.
Il copione è sempre lo stesso: gioco di gambe dalla fascia sinistra, spunto a rientrare sul destro e cross al centro. Due cioccolatini impeccabili, arrivati all'inizio e alla fine del secondo tempo, rispettivamente per Cheddira e Di Cesare. In mezzo, tante altre iniziative personali, che dimostrano ancora una volta quanto questo giocatore abbia mischiato le carte tattiche del Bari. Una vera e propria scoperta del DS Polito, che a gennaio lo ha prelevato sul gong dal Renate, regalandogli subito il salto di categoria (QUI la sua storia). Scommessa vincente: freschezza e imprevedibilità lo hanno portato fin qui a cambiare sempre l'inerzia delle partite del Bari. Lo sanno bene il Cagliari, il Benevento, il Sudtirol e adesso anche il Como. E d'ora in avanti sarà difficile far finta di niente quando entra dalla panchina. Le prossime concorrenti dei biancorossi sono avvisate: occhio a Greg.
Di Cesare e il record in Serie B: un "infante" quasi 40enne
Ormai la sua esultanza è diventata un mantra per il Bari. Lingua fuori e un movimento tanto sinergico quanto disordinato tra mani e braccia, come se non fossero arti ma tentacoli. E vedendolo così giocoso e spensierato, sarebbe difficile pensare che Di Cesare abbia quasi 40 anni. Per la precisione sono 39, 10 mesi e 22 giorni. E dopo la rete realizzata in extremis contro il Como, questi numeri lo incoronano come il marcatore più anziano della storia della Serie B. Il capitano biancorosso, autentica colonna della squadra anche - e soprattutto - in questa stagione, ha così superato Moscardelli, che ha perso il suo scettro per soli 9 giorni di "anzianità".
E pensare che i 18.000 tifosi presenti al San Nicola hanno rischiato di non vedere quell'esultanza marchiata Di Cesare. Già, perché inizialmente la rete al 92' era stata annullata per presunto fuorigioco, spegnendo di fatto il suo entusiasmo e quello di tutti i supporters, già pronti a gridare il nome del loro capitano. Poi il lungo check del VAR, durato quasi due minuti, e il responso dell'arbitro: il gol è regolare. E via con grida, cori e la sua celebrazione burlesca, quasi a far dimenticare le 40 primavere, che lo portano anagraficamente sul tetto della Serie B.
Tutto è nato ancora una volta dai piedi di Morachioli, autore di un assist capace di materializzare un'asse distante quasi 17 anni, che solidifica il terzo posto del Bari, adesso a +5 sul Sudtirol. Gregorio per gli amici, ma guai a chiamarlo gregario.