I biancorossi battono 2-0 in casa lo Spezia di Gotti, decisivi i gol di Carlos Augusto e Pablo Marì
C’è un’immagine del post partita che racconta in modo perfetto il clima che si respira nello spogliatoio del Monza in queste ultime settimane. Palladino, alla terza vittoria consecutiva da allenatore, abbraccia Di Gregorio e Pablo Mari, portiere e leader difensivo di una squadra che concede poco e non subisce gol. In quell’abbraccio è racchiuso un “grazie” che, per come era partito il campionato, ha un valore diverso. La squadra biancorossa ha vinto ancora, sembrando anche oggi in controllo della gara e mai in difficoltà. Niente da fare per lo Spezia di Gotti, che ci ha provato, soprattutto nella ripresa con Daniel Maldini - all’esordio in A con i bianconeri - ma che non ha saputo reagire nel momento in cui è andata in svantaggio.
Tanti sono i meriti di Raffaele Palladino, che ha preso in corsa una squadra piena di ottime individualità e ha saputo dare gioco, organizzazione e solidità difensiva. Ha messo olio nuovo nel motore di una macchina che andava rodata e che aveva bisogno di essere riportata sulla strada giusta. Questione di tempo si, ma anche di coesione con il gruppo. La vittoria oggi è arrivata proprio contro la squadra con cui da calciatore aveva fatto le ultime partite della carriera, nel 2018-2019 in Serie B. Altri tempi. Il presente invece ci dice che nessun allenatore sotto la gestione Berlusconi/Galliani era mai partito così bene nelle sue prime tre partite. Nove punti, sei gol fatti e 0 subiti. Nella storia della Serie A non era mai successo che un allenatore di una neopromossa ne vincesse tre di fila. Altro record.
Made in Italy, filosofia e idee chiare
Galliani in estate aveva seguito una linea chiara, scelta in accordo con il presidente Berlusconi e mai tenuta nascosta. “Cercheremo di prendere giocatori italiani, che conoscono già il nostro campionato e non avranno problemi ad adattarsi”. Detto fatto. Anche oggi, come già successo domenica scorsa contro la Sampdoria, Palladino ha iniziato con 8 italiani su 11. Strategia figlia di una filosofia ben precisa che adesso sta pagando. Anche se i gol oggi sono arrivati da due dei tre stranieri in campo: Carlos Augusto l’ha sbloccata al 32’, Pablo Mari l’ha chiusa nella ripresa pungendo in aerea piccola su calcio d'angolo di Barberis dalla destra. Curiosità: il difensore spagnolo finora aveva segnato 2 gol in Serie A e l’ultimo lo aveva fatto proprio allo Spezia con la maglia dell’Udinese.
Al netto dei marcatori di oggi, in casa biancorossa gli italiani brillano e fanno girare una squadra che sta piano piano trovando un equilibrio.
Sensi è sempre più padrone del centrocampo con recuperi e geometrie, Rovella dà ordine e legna, Pessina è ovunque in mezzo al campo. Suo l’assist per il gol di Carlos Augusto che in diagonale batte Dragowski e porta in vantaggio il Monza. Anche quattro subentrati su cinque sono Italiani, con il solo Dani Mota (portoghese) che al 56’ ha dato il cambio a Caprari. Linea chiara dunque. Viene da sè che una classifica che sta migliorando e i risultati che iniziano ad arrivare, porteranno Mancini a guardare con ancora più attenzione da queste parti. Dove intanto si godono Palladino, le tre vittorie consecutive, il decimo posto raggiunto e lo zero alla casella gol subiti negli ultimi tre successi.